“La filosofia deve cessare di chiamarsi amante, ma deve affermarsi come puro piacere”.
Massimo Cacciari, atteso ospite di Pordenonelegge, parte da questa citazione di Hegel per introdurre il suo nuovo saggio, “Labirinto Filosofico”. “Filosofia” significa tendere al sapere, oggetto d’amore di cui si è poveri; Hegel, vede questa ricerca come un labirinto al centro del quale si trova l’essente, a cui si può arrivare attraverso diversi percorsi, coesistenti e non esclusivi. Con queste premesse, il filosofo giunge alla conclusione logica che nella sua epoca l’umanità ha raggiunto un livello di sviluppo sociale, culturale, scientifico tale da permettere di possedere la verità assoluta, centro del labirinto: è a questo punto che la filosofia diventa scienza.
Senza nulla togliere a Hegel, del quale riconosce la grandezza e la profondità, Cacciari ha elaborato una diversa visione del pensiero filosofico, immaginando la ricerca dell’uscita di un labirinto contrario, il quale centro rappresenta il dogma di partenza, l’essente.
Questo, secondo l’autore, è indefinibile poiché irriducibile: si presenta solo nelle sue infinite relazioni, senza le quali non esisterebbe, e che compongono il suo essere molteplice.
Cacciari parla del filosofo che più si è avvicinato con uno sforzo notevole ma inconcludente, alla soluzione di questo problema, Aristotele. Un altro tentativo è stato l’ontoteologia che propone un Dio come verità assoluta, mettendo d’accordo la molteplicità e riducendo l’essente a unico e determinato. Tutto ciò però, è in contrasto con l’idea di Cacciari, secondo cui l’ente non si può sovrapporre al pensiero, in quanto questo va oltre, è una cosa stessa in quanto tale ed è indicibile; la filosofia dev’essere consapevole del proprio limite, comprendendo che l’essente può essere pensato ma non individuato.
La scienza dunque non deve ricercare la singolarità dell’essente, ma determinarne le relazioni con l’altro.
Giovanna Buzzo, Chiara Cozzarini
Liceo M. Grigoletti, Pordenone
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.