La scrittrice Francesca Melandri, adottata dal Liceo Scientifico Volta di Torino, intervistata dagli studenti dell’Alfieri per Microfonando. Sotto trovate il commento della giovane intervistatrice Alice Morino, al libro della Melandri Più alto del mare, che la reporter ha letto per prepararsi all’intervista. E il podcast con l’intervista stessa naturalmente.
Questo libro narra il casuale e breve incontro di due vite molto diverse. Paolo, ex insegnante di filosofia, vedovo e perennemente pensieroso, e Luisa, contadina forte; si incontrano su una motonave diretta ad un carcere di massima sicurezza situato su un’isola per fare visita al figlio e al marito. Per un contrattempo sono costretti a prolungare la loro permanenza sull’Isola; qui incontrano Nitti, tormentato agente di custodia. Condividendo cibo, brandina, ricordi ed esperienze tra i due protagonisti si sviluppa una storia di amore che è solidarietà, disperazione e rinascita.
La scrittrice riesce, attraverso le emozioni e i ricordi dei protagonisti, a descriverci il periodo storico e sociale della fine degli anni 70’, visto dalla particolare ottica del carcere. Mentre lo leggevo mi immedesimavo un po’ con Paolo un po’ con Luisa, un po’ con l’introversione del primo, un po’ con la determinazione a reagire e il rifugio nel lavoro. Rilevante la descrizione dei paesaggi che rispecchiano le atmosfere del racconto: le tempeste marine simbolo dei tormenti e delle lotte interiori dei personaggi e del paesaggio brullo dell’isola, interrotto da piccole oasi coltivate dai detenuti che danno l’idea dell’angoscia che vivono tutti i personaggi, i carcerati, le guardie carcerarie e i familiari dei detenuti.
Alice Morino, Redazione Alfieri
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