“Quando si parla di terremoti non ci sono un prima o un dopo, ma soltanto un prima ed un lungo per ora”. Con queste parole Nadia Terranova apre l’incontro nell’Arena Bookstock  “Il futuro non crolla”. Insieme a lei la scrittrice Michela Monferrini e il poeta Franco Arminio che hanno presentato i loro nuovi libri poiché, di fronte ad un terremoto, si può essere d’aiuto anche con le parole.

L’altra notte ha tremato Google Maps (rroseselavyeditore) di Michela narra la storia di un ragazzo di Roma che, attraverso le tecnologie, viene a conoscenza del catastrofico terremoto di Amatrice. Cerca però di tenere la nonna all’oscuro, facendole fare un viaggio virtuale su Google Maps, dove il paese, nella realtà completamente distrutto, è ancora intatto. Un’illusione positiva o negativa? Ai lettori la risposta.

Casca il mondo” (Mondadori) è invece il libro di Nadia; un libro sullo spaesamento e sullo smarrimento. Racconta la storia di un bambino, Oscar che, dopo essere sopravvissuto al terremoto, si trasferisce in una tendopoli ma lascia fra le macerie della sua casa le parole. Quando vi torna incontra Golan, un bambino scappato da una città distrutta dalla guerra. Golan non parla per ora, Oscar non parla ancora: tra i due nasce però un forte legame; entrambi hanno infatti perso il loro prima e vivono in un lungo ora nella speranza di un futuro felice.

Franco Arminio, poeta, scrittore e paesologo, ci ha invece letto alcune sue poesie lasciandoci consigli e inviti. Andare a trovare chi non c’è più oppure visitare ogni tanto dei piccoli paesi, che potrebbero in futuro non esserci più. O ancora stare vicino agli animali, con o senza terremoto.

“Il presente non crolla e neanche il futuro” con queste parole hanno deciso di concludere l’incontro Michela, Nadia e Franco, spiegando al pubblico che, grazie all’aiuto di tutti, le vittime dei terremoti potranno ritrovare una casa e ricondurre la loro vita normalmente.

 

 

 Stefano Lisa, Martina Casale S.M.S. Caduti di Cefalonia

Gaia Olocco, tutor Fuorilegge