9 maggio 2014 – Inizia con un “più o meno” il loro viaggio alla riscoperta dell’infanzia trascorsa nella casa di villeggiatura della quale stanno per consegnare le chiavi al nuovo proprietario, inizia con un “più o meno” la loro nuova avventura letteraria, inizia con un “più o meno” la nascita di una complicità mai vista prima tra i due fratelli Carofiglio.
In un incontro divertente e affrontato con il sorriso, Gianrico e Francesco si lanciano nella lettura di diversi dialoghi del loro nuovo romanzo, regalando al pubblico un’interpretazione unica di quell’avventura breve ma ricca di ricordi, di emozioni, di malinconia: un furto di caramelle “giuggiole” nel negozio di quella signora -che poteva, però, essere un signore travestito- senza età e vestita sempre di nero; un amore rubato; una raccolta di ricette che racconta la loro infanzia nella casa nel bosco e che è riproducibile, più o meno; una scommessa che ha portato la loro collezione di fumetti ad essere incompleta.
Gianrico e Francesco Carofiglio, ne “La casa nel bosco” (Rizzoli), raccontano delle loro vite e riscoprono i benefici di avere un fratello con il quale confidarsi, riuscendo a parlare dei rancori che sono stati sepolti sotto la cenere per tanto -troppo- tempo.
Lucia Scanelli, Liceo Ludovico Ariosto (Ferrara)
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