Credo sia davvero una bella sfida quella di mettere in relazione il neologismo Istoria e il Giorno della Memoria: sono due cose così diverse ma allo stesso tempo uguali! Per Istoria intendiamo un atteggiamento che comporta, anche a causa dei media, un interesse smodato verso fatti o fenomeni (alcune volte anche banali) che hanno grande presa sul pubblico nei confronti dei quali l’attenzione  dopo poco scema; per quanto riguarda il Giorno della memoria, più in generale lo sterminio di milioni di innocenti, l’attenzione non deve mai scemare, non deve mai diminuire, bisogna sempre,  sempre, sempre ricordare ciò che è accaduto per far si che non si ripeta più! Purtroppo però, mi rendo conto che in giro c’è una specie di Istoria quando si parla del 27 gennaio:  le persone si ricordano di quanto accaduto solo in quella data, si ricordano dei milioni di morti solo quel giorno, nei giorni successivi e precedenti invece, niente di niente, l’attenzione scema ed io proprio non mi capacito di come questo possa accadere. Personalmente, quando penso a quanto è accaduto, mi vengono sempre i brividi, quando leggo libri sulla Shoah, quando vedo film o documentari su quanto è accaduto, non posso far altro che impegnarmi con tutte le mie risorse affinchè tutto questo non accada più! A proposito del Giorno della Memoria, ho da poco scoperto, parlando con la mia professoressa di italiano, un bellissimo documentario realizzato da Claude Lanzmann sullo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il documentario è intolato Shoah, dura oltre 9 ore ed è stato girato in Polonia all’interno dei campi di sterminio: consiglio veramente a tutti questo emozionante documentario! Non posso pensare come potrei chiamare vita, un vivere quotidiano senza libertà.

Sara Garetto, Neologismo Istoria, dal gruppo di Andre Bajani del Salone del Libro 2012
Il vocabolario Allargato