E’ notte. Violetta e Olivia sono in macchina e stanno viaggiando verso Grado, comune friulano; a causa di un guasto si fermano con l’automobile in una galleria, lasciandosi l’incessante pioggia alle spalle. Nel giro di poco tempo perdono coscienza e quello che è successo saranno solo i medici a raccontarglielo il giorno dopo: le ragazze sono state vittime di uno stupro e il colpevole è ancora a piede libero. Uscite dall’ospedale la loro vita non sarà più la stessa: Violetta e Olivia, insegnanti da molto tempo, segnate da questa esperienza non riescono più a dar senso alla loro esistenza, perdendo interesse anche nei confronti del loro lavoro.

A descrivere la loro situazione è la mano esperta della psicoterapeuta e scrittrice Andrea Nagele, che in questo suo ultimo lavoro ” Grado nell’ombra” vuole denunciare la colpevolizzazione subita dalle donne violentate da parte di una società poco sensibile, quindi non in grado di sostenerle nel difficile momento della denuncia.  La scrittrice non è solita analizzare la mentalità del colpevole, ma quella della donna violentata, poichè ritiene solo quest’ultima degna di essere conosciuta da tutti. Inoltre l’autrice nota che spesso i colpevoli di stupro siano stati essi stessi delle vittime di violenza.

Il romanzo, secondo di una possibile trilogia, si collega tramite il personaggio dell’ispettrice Degrassi al libro precedente: “Grado sotto la pioggia”, caratterizzato per tutta la sua durata dalla stessa incessante pioggia sotto la quale Violetta e Olivia stavano viaggiando. Sarà in grado l’ispettrice di scoprire il colpevole?

Benedetta Casella e Elisabetta Mottola, Liceo Aliferi