Hank Zipzer ha 9 anni ed è un ragazzo geniale e brillante, ma non riesce ad esprimere queste sue qualità a scuola, perché è un ragazzino dislessico; vive con la sua famiglia e frequenta spesso i suoi amici Ashley e Frankie.

Con il nuovo libro Un segnalibro in cerca d’autore della nuova serie Vi presento Hank (Uovonero), che oggi è stato presentato al Salone Internazionale del Libro da Sante Bandirali (traduttore di tutta le serie su Hank), facciamo però un passo indietro. Il protagonista ha 7 anni e deve fare una recita con i compagni di classe, che è stata scritta dalla sua maestra preferita: la signorina Flowers. L’insegnante è l’unica che lo capisce e non critica le sue difficoltà, ma lo aiuta a superarle. Lo spettacolo parla di un ragazzo, Berry, che si addormenta in biblioteca e durante la notte tutti i libri prendono vita: Acquamosca è il supereroe di un libro che Hank DSCN7421sceglie di interpretare, ma quando deve recitare la sua parte di fronte a tutta la sua classe riesce ad emettere solamente un ronzio molto lungo, e il suo acerrimo nemico,  Nick McKelty, lo sostituirà con suo disappunto nel ruolo di Acquamosca.

Miss Flowers gli propone di interpretare il ruolo del segnalibro, e Hank – un po’ sconcertato – accetta. Il protagonista continuerà il suo percorso in un susseguirsi di catastrofi  e pasticci, che spiegano tutti gli avvenimenti presenti nei libri già editi.

La particolarità della serie di Hank è l’alta leggibilità, che ne permette una facile lettura anche a persone dislessiche o con autismo: l’utilizzo del font Verdana, le spaziature fra lettere, parole, periodi e la carta avoriata e pesante, unite a una trama divertente e semplice, sono le caratteristiche principali che invogliano a continuare la lettura. Il racconto, non a caso, è vincitore di premi come l’Asti d’appello e il Christopher Award.

Quest’incontro ha permesso di conoscere più approfonditamente il mondo affascinante celato dietro la dislessia e tutte le sue caratteristiche: siamo tutti uguali, e l’unica differenza che abbiamo con le persone che soffrono di questo disturbo dell’apprendimento è semplicemente il fatto di avere cervelli “diversi”.

Alan Poggio Liceo linguistico Marie Curie di Grugliasco, tutor Fuorilegge