Vicente García Huidobro Fernandez (1893-1948), poeta creazionista e visionario, “piantò il seme della poesia d’avanguardia spagnola”. Attraverso le parole del poeta Oscar Hahn si può comprendere quanto Huidobro sia stato di significativo rilievo, nell’ambito delle avanguardie del primo Novecento. Hahn lo ha definito “astratto, ricco di pensieri filosofici, poeta del tempo, della morte, della vita e dell’amore”. Già, perché attraverso una razionale frammentarietà, Huidobro ha saputo penetrare il linguaggio in profondità, sradicando i significati comuni e dando loro una nuova forma. Oscar Hahn, Jorge Edwards e Vicente Huidobro (nipote del poeta), hanno commemorato questa grande figura della letteratura moderna al Salone del Libro. Poeta, drammaturgo, critico, giornalista, Huidobro è tuttavia un autore cileno “emarginato”, in quanto la sua fama è stata quasi immediatamente superata da quella del conterraneo Pablo Neruda. Tuttavia, furono entrambi poeti dell’amore, della passione e dello struggimento della vita.

Edwards sta scrivendo un romanzo ambientato negli anni della Seconda guerra mondiale a Parigi, e Huidobro è proprio uno dei protagonisti: suo sarebbe il ritrovamento del telefono di Hitler narrato nel libro (forse si tratta di una storia vera).

Infine, il nipote del poeta ha preso la parola. “Non ho conosciuto mio nonno, è morto quando avevo cinque anni e di lui ho ricordi un po’ ingrigiti; ma so che aveva moltissimi rapporti con i membri del gruppo delle avanguardie a Parigi: Picasso, Braques, Gris…Diffuse autori italiani come Dante e D’Annunzio, nell’ambito della letteratura spagnola”.

Pittoresco ritratto di un “viaggiatore della poesia”, che è perfino in grado perfino di prevedere l’avvento del secondo conflitto mondiale come di una sorte inevitabile, domandandosi il perché dell’esistenza di un così grande odio tra gli uomini. Il suo epitaffio  è un manifesto della sua poetica:

“Qui giace il poeta Vicente/ Aprite la tomba/ Nel fondo di questa tomba si vede il mare”

Caterina Giorgi, Liceo Classico Ariosto (Ferrara)