La lettura è sempre evocativa, scorrendo tra le righe di un romanzo a tutti è capitato di ricordarsi di un luogo, una canzone, una persona, una fotografia, un simbolo…
Questo era il tema dell’incontro condotto da Giovanni Del Ponte, il quale attraverso la presentazione di alcuni libri ci fa capire l’importanza delle piccole case editrici e delle biblioteche, perché infatti senza di esse non conosceremmo moltissime storie inedite.
La varietà di proposte è data dalla voglia degli editori di diffondere la cultura nel territorio piemontese, spaziando da un argomento all’altro, e dallo sforzo dell’Istituzione del Consiglio Regionale del Piemonte che ha voluto a tutti i costi far restare il Salone del Libro nella sua sede originaria, Torino.
Le biblioteche sono un luogo ricco di momenti intimi e intensi, che sviluppano nell’individuo non solo un alto sistema neuro-cognitivo, ma anche una migliore predisposizione agli eventi imprevisti della vita.
Le biblioteche piemontesi sono organizzate secondo il sistema SBAM, ovvero il Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana, la cui finalità è quella di soddisfare i bisogni informativi delle persone. Questo sistema offre l’accesso a quasi 1.700.000 documenti tra libri, giornali, CD, videocassette e DVD e propone informazioni, prestiti, consultazioni, prestiti tra biblioteche, navigazione in Internet, promozione della lettura, attività per bambini e adulti, mostre e conferenze.
Un libro a volte, se letto con la giusta intonazione, può prendere vita acquistando diverse forme e colori.
Così è stato grazie a Nicoletta Molinero, la quale grazie alla lettura di alcuni racconti ci ha accompagnati per tutto il tempo dell’incontro, facendoci rivivere emozioni pure e genuine.
La narrazione di La balena della tempesta, il primo racconto introdotto, è capace di infondere tranquillità nel lettore e di portare alla luce emozioni che gli adulti a volte tendono a dimenticare.
Per farci entrare nel vivo della narrazione, però, a volte serve il supporto delle immagini, che cambiano da artista ad artista per via degli innumerevoli modi di vedere il mondo.
“Ma quindi come si illustra un libro?” Questa è stata la domanda posta a Dino Aloi, un vignettista torinese, il quale ci spiega che a volte l’illustrazione può avvenire tramite indicazioni precise dello stesso autore oppure egli stesso permette all’illustratore di spaziare con la propria fantasia.
Le figure nei libri non accompagnano solo un testo, lasciano un segno nella mente: un’immagine viene percepita più velocemente dal cervello e anche i non amanti della lettura saranno più invogliati a leggere un testo ben illustrato.
A volte le immagini più evocative possono nascondersi all’interno dei libri più improbabili e dietro le pagine in cui meno ce lo aspettiamo: l’attività di divulgazione delle piccole case editrici è fondamentale, proprio per non dimenticare che non bisogna mai smettere di lasciarsi stupire.
Michelle Anago, Agnese Davi, Nicole Tramontano
Liceo Alfieri, Torino – Liceo Ariosto, Ferrara
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