Gremito di avidi lettori e curiosi l’Auditorium del Lingotto per Massimo Gramellini: questa mattina il Vicedirettore de La Stampa è stato accompagnato sul palco dall’attore Pino Ammendola e dalla moglie Elisa che hanno letto alcuni passi tratti dal suo ultimo successo letterario Fai bei sogni. Il pubblico ha avuto modo di trascorrere un’ora speciale, tra risate e riflessioni. Gramellini ha raccontato alcuni momenti significativi della sua vita e di come essi lo abbiano influenzato nelle sue scelte. Le donne hanno certamente rivestito un ruolo fondamentale: la madre, cui è dedicato il romanzo; la nonna, romagnola dalla personalità indefessa e lavoratrice; la moglie Elisa, definita da Massimo la sua “fata turchina”. E che dire del calcio? Si tratta di uno sport che riporta la memoria all’infanzia, e che dà a Gramellini la sensazione di ritornare ogni volta allo stadio, a mano con il padre. Inevitabili sono state poi le considerazioni sul senso della vita e sul modo in cui ci dobbiamo rapportare con essa. “Se hai paura della vita non cresci, non evolvi” sono le parole con cui Gramellini ha generato un boato di approvazione tra il pubblico. Ed è così che ci insegna che non dobbiamo fuggire dalla nostra sofferenza, ma avere il coraggio di superare le “buche che incontriamo per strada” e vivere davvero. Noi abbiamo il potere di cambiare noi stessi per realizzare un mondo nuovo, e non dobbiamo rinchiuderci all’interno di una gabbia mentale. I pensieri e le parole di Massimo Gramellini hanno già aiutato molte persone a ritrovare se stesse e servono come motivo di riflessione, personale ma anche collettiva perché, come ha detto Pino Ammendola all’inizio dell’incontro, “fare sogni insieme vale il doppio”.
Irene Cavallari e Caterina Giorgi, Liceo Classico Ariosto (Ferrara)
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