Marco Aime oggi al Salone del Libro di Torino ha criticato severamente il pensiero degli uomini occidentali.
“Se noi guardiamo la terra dal cielo non vediamo nessun confine”; si riescono infatti a vedere solo grandi distese di terra e di mare. La natura crea confini naturali, ma questi sono sempre attraversabili; essi diventano poi culturali, creati dall’uomo che attribuisce alla natura “uno statuto giuridico”, utilizzandolo come scusa. La storia aiuta a consolidare questa idea, che diventerà in futuro confine. Nessuno si sofferma mai sulla differenza tra “confine” e “frontiera”, due termini molto importanti per Aime. Il confine è una linea netta che separa e che crea il concetto di “barbaro”; la frontiera, invece, è uno spazio di negoziazione, una terra di nessuno, libera dalle regole.
Uno Stato nasce partendo dai confini, e ora l’idea consolidata di avere e costruire ogni giorno delle barriere diventa naturale. Il verbo “naturalizzare” sottintende che sia naturale avere una nazionalità, come se non potessimo farne a meno. Infatti tutti abbiamo dei diritti in quanto cittadini e non in quanto uomini. Anche per quanto riguarda la cultura, siamo veramente sicuri di sapere che appartiene soltanto a noi?
In questo incontro Marco ha spiegato come l’ignoranza condanni i fenomeni migratori senza motivo. Accade che spesso, quando si osserva un fenomeno da uno schermo televisivo, non ci si rende conto della realtà dei fatti. Nella storia si sono sempre verificati fenomeni migratori, ma ogni volta coloro che non si lamentavano di questo, erano i paesi direttamente interessati. E’ facile rimanere indifferenti quando non si conosce nello specifico una realtà. Un esempio che ha fatto Aime riguardante il nostro Paese è Lampedusa, diventata ormai simbolo della frontiera e palcoscenico dello spettacolo dell’immigrazione messo in scena dall’Europa. Lampedusa diventa immagine di ultimo avamposto che in realtà accoglie solo il 13-14% dei migranti, rispetto a quello che i media ci raccontano e l’Europa con le sue politiche, definite da Marco, vigliacche, ha il compito di delegare alle frontiere il controllo di questi uomini. Ma così facendo, in realtà, si allontanano solamente di altri metri le frontiere, allontanando così il sogno di un uomo che cerca la libertà.
Lisa Greghi e Anna Di Garbo- Liceo Ariosto
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.