Una polo giallo fluorescente si staglia all’orizzonte di una piccola sala conferenze. Un giovane uomo tarchiato (quello giallo) ed un secondo, più vecchio, ci vogliono parlare di un libro: Caravaggio rubato.
Tu vai, ti trovi davanti questo programma di conferenza e subito ti prendi un po’ male aspettando un’apocalisse artistica. Un’ora di parole su opere d’arte mai viste ne sentite; e invece no. Si parte splendidamente: l’autore del libro, Luca Scarlini, pare sia anche un attore. Fantastique.
Una verve invidiabile che ci fa tenere attenzione per tutta la durata della conferenza. Caravaggio rubato è un libro che parla, manco a dirlo di un Caravaggio rubato; wow. Non parliamo di un’opera d’arte trafugata, parliamo di una puntata di Mistero (quello con Adam Kadmon, sì) ma con dei fondamenti veritieri. Insomma, una puntata di Mistero che puoi non vergognarti di seguire. La conferenza esordisce con delle disquisizioni di carattere generale sullo stato della conservazione delle opere d’arte in Italia, il nostro Lucone nazionale ci racconta un po’ di storia di questo dipinto: è il quadro rubato più ricercato al mondo, su di esso è stata aperta all’alba dei tempi una pratica, la 199, mai chiusa. Viaggia prima in diversi luoghi; infine scompare. Viene prodotta una sola copia dell’opera, anch’essa rubata, senonché si scoprirà poi essere stata in ostaggio del questore di Catania per quarantadue anni. Che storie, ragazzi. Il libro è una raccolta delle ipotesi fatte sul furto del Caravaggio. Le più importanti parlano della mafia che avrebbe rubato il dipinto per usarlo “come cartellino giallo”, così afferma Scarlini, nei processi, ma anche di Giulio Andreotti, committente del furto perché appassionato d’arte che ovviamente non ha mai pronunciato molte parole a riguardo nell’unica intervista che ha rilasciato sull’argomento. Assieme a Scarlini interviene Salvatore Silvano Nigro, valore aggiunto alla conferenza che la arricchisce con aneddoti di vario tipo.
In conclusione Caravaggio rubato è uno di quei libri che non ti aspetti: parti prevenuto aspettandoti un’analisi oggettiva e storica della questione, ed invece ti trovi davanti ad un’interessantissima raccolta di ipotesi e miti sulla questione. Tipo l’angolo delle curiosità su Focus.
Andrea Barberis, Nicolò Gariglio, Federico Nejrotti
1D Liceo Classico Alfieri
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