“Quando ero piccolo ero preso in giro a causa della mia balbuzie. Alcuni miei compagni più grandi addirittura mi picchiavano e rovinavano i miei libri. Io non ho mai raccontato a nessuno quello che succedeva a scuola per paura che anche i miei familiari ridessero di me, e ferissero ulteriormente il mio orgoglio.”

Così Jordi Sierra i Fabra racconta gli anni della sua infanzia e adolescenza presentando il suo nuovo libro “Il club degli strani” (Notes). Come Ugo, il protagonista del suo libro, anche l’autore da ragazzo era vittima di atti di bullismo.

Sin da piccolo Jordi aveva un sogno: quello di diventare uno scrittore, ma è riuscito a realizzarlo concretamente solo quando a iniziato a ridere di sé senza vergognarsi dei suoi difetti, e ancora oggi, nonostante i suoi sessantotto anni, non ha smesso di farlo. Per questo il senso dell’umorismo non è  mancato nell’incontro di oggi, rivolto a bambini e ragazzi, dove le particolarità ciascun partecipante si sono trasformate in qualità di cui vantarsi, passaporto per iscriversi al “Club degli strani” senza più vergogna.

“Tutti possono essere strani per qualche motivo. Può essere l’altezza, oppure la dislessia o ancora la balbuzie, ma l’importante è accettarsi così come si è, e ridere delle proprie stranezze.” dice Jordi che ha sorpreso tutti  con la sua simpatia ed autoironia. Ma a lasciare tutti di stucco è stato il racconto della sua vita, infatti ha fatto molti lavori nella vita: dal critico musicale ad autore di romanzi per tutte le età e addirittura lo speaker radiofonico. Questo dimostra che chiunque, con la giusta motivazione, può superare i propri difetti.

Lorenzo Presta e Emanuela Infante SMS Caduti di Cefalonia