Giovedì 14 Maggio la Biblioteca Natalia Ginzburg, Circoscrizione 8, si è tinta di rosa grazie alla presentazione del libro “E la donna rispose…“, curato e presentato dagli studenti di tre classi del Liceo Classico Gioberti. Un progetto ambizioso che si è proposto di mostrare la donna nelle sue mille sfaccettature, e non soltanto come oggetto pubblicitario come troppo spesso accade oggi.
L’idea è nata da una professoressa di inglese che, vedendo i ragazzi appassionarsi al libro scritto un anno fa da studenti più grandi, che raccontava le storie degli ex alunni poi diventati famosi, ha riproposto l’iniziativa ponendo però la donna come protagonista assoluta.
I ragazzi hanno accettato la sfida con entusiasmo e, dividendosi i compiti, in meno di un anno hanno “partorito” un libro che ripercorre storie di donne attraverso il passato, il presente e il futuro.
Per raccontarle hanno sperimentato tutti i generi letterari: lettere, pagine di diario, racconti, testimonianze, biografie, persino terzine dantesche, ponendo l’accento sul ruolo delle donne nei vari contesti storici. Molto spazio, però, è stato dedicato alla dimensione emotiva delle donne, che conservano sempre una preziosa sensibilità anche quando devono essere forti delle circostanze più avverse. Per questo oltre a racconti di donne di successo, scienziate, scrittrici, attiviste politiche, il libro contiene anche molte storie di confine, storie di donne immigrate per necessità, di donne che hanno trovato nella prostituzione l’unico modo di aiutare la propria famiglia, di donne che hanno sfamato i loro figli senza l’aiuto di nessuno.
“E la sventurata rispose…“, così il Manzoni nel capitolo X dei suoi Promessi Sposi definisce la Monaca di Monza: i ragazzi hanno deciso di sostituire “sventurata” con “donna”, eliminando quell’accezione negativa e anche, per certi versi, rassegnata. L’obiettivo di questo percorso è stato infatti quello di mostrare una donna coraggiosa, autonoma, svincolata da legami oppressivi, orgogliosa di essere tale.
Il libro è stato pubblicato grazie ai finanziamenti della scuola in collaborazione con i progetti “Frammenti al Femminile” di Fossano e “Lingua Madre“, ma tutto, dai testi ai disegni, è stato gestito e prodotto dai ragazzi.
“Un buon modo – afferma la professoressa Patrizia Ferrero- per dimostrare che i ragazzi, se stimolati, sono capaci di dare tanto. La logica dello studente come contenitore da riempire è sbagliata, bisogna incentivare la creatività, e con la realizzazione di questo progetto possiamo dire di aver vinto questa scommessa”
Un’effervescente conduttrice, microfoni poco collaborativi e lettori un po’ nervosi hanno confermato il successo di quest’iniziativa, regalandoci qualcosa di raro: la genuinità, l’emozione, l’entusiasmo del veder riuscire qualcosa di ideato e creato con le proprie mani.
Giulia Trevisanutto, Erica Lombardi, Martina Principe, IIS Giulio
Giulia Cibrario, Tutor Redazione Bookblog
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