Le dolci melodie di Norah Jones in sottofondo creano un’atmosfera quasi fantasy. Siamo alla libreria “Il gatto immaginario” con Licia Troisi: oggi, 16 Maggio 2015, ore 11:00, è in programma la presentazione del novo libro della saga de I regni di Nashira.
Alla presenza di molti giovani ragazzi la scrittrice evidenzia subito come il mondo della lettura per bambini sia cambiato da quando era piccola lei ad oggi. “Al mio tempo c’erano i grandi classici, poi si passava direttamente ai libri per adulti: il primo che ho letto io per esempio è stato La fattoria degli animali di Orwell.” A dimostrazione di ciò ci svela che il suo libro preferito è Il nome della rosa, scoperto appena ragazza su consiglio del padre e letto ben diciassette volte.
A questo punto la domanda sorge spontanea.. come arrivare al fantasy? La Troisi racconta come abbia scoperto questo genere attraverso videogiochi, fumetti e cartoni animati, passando solo in un secondo momento al vero e proprio fantasy. Ormai ventenne, all’università conosce il suo attuale marito, con il quale condividerà la stessa passione: insieme decidono di iniziare a leggere i capisaldi della letteratura fantasy come J.K. Rowling e J. R. R. Tolkien. “Cosi ho scoperto in cosa ero interessata a scrivere, perchè sì, l’avevo sempre fatto, ma senza mai trovare nulla che mi spingesse a iniziare un libro.”
E come nascono le storie fantastiche? Semplice, non sono altro che le storie che Licia si racconta la sera prima di andare a dormire. Un buon contributo alla creazione di mondi immaginari, ammette, è anche dato dalla sua laurea in astrofisica, preziosa fonte di ispirazione: per esempio, nel caso della saga de I regni di Nashira, la nascita del mondo è basata su materia astronomica, precisamente sul Sistema di Nova.
A pochi minuti dalla fine dell’incontro scopriamo che la più grande soddisfazione della scrittrice è sentirsi dire da una persona di aver scoperto la lettura proprio con le sue storie. “E’ una strana sensazione – dice – perchè spesso, quando mi rileggo, quello che scrivo non mi piace”.
“Non ho parlato molto del nuovo libro, anche se questo incontro si era preannunciato come una sua presentazione. Il fatto è che sono una frana a raccontare i miei libri per paura di dire o troppo o troppo poco, quindi beh…se volete sapere la storia leggetelo”.
Lorenzo Sasso, liceo scientifico Niccolò Copernico
Elisa Scovazzi, tutor Salone Off
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