Siete mai saliti sul London Eye? Avete mai provato quella stretta allo stomaco quando vi rendete conto di essere nel punto più alto della ruota panoramica più famosa del mondo? Salim non l’aveva mai fatto.E’ per questo che Ted e Kat, i suoi cugini, lo portano sulla gigantesca “ruota di biciclette sospesa nel cielo”, per permettergli di vivere quest’esperienza unica. Salim sale su una delle grandi capsule di vetro e acciaio, ma non ne scende mai. Come sia possibile, è un mistero.
Il Mistero del London Eye.
E per ogni mistero che si rispetti, anche questo ha un’investigatore d’eccezione: si tratta di Ted, un ragazzino affetto dalla Sindrome di Asperger, che lui identifica come “un sistema operativo del cervello diverso da quello delle altre persone”. Ted non è in grado di interpretare da solo le espressioni sulle facce degli altri e non è capace a usare le metafore ma sa tutto in fatto di meteorologia.
Sarà proprio questo suo strano modo di vedere le cose a permettergli di capire cosa sia successo al cugino. Con l’aiuto della scatenata e imprevedibile sorella Kat l’indagine prenderà forma, anche se contrastata dai parenti che, invece di credere allo scrupoloso lavoro svolto dai ragazzi, si scoraggeranno a vicenda.
L’autrice di questo libro, Siobhan Dowd, è stata un’attivista contro la censura dei libri nel mondo prima di diventare scrittrice. Scomparsa prematuramente nel 2007, a soli quarantasette anni, ci ha lasciato un libro geniale e divertente, da cui però traspaiono temi come le diverse abilità, l’incomprensione tra grandi e piccoli, il rapporto di amore-odio fra fratelli.
Il Mistero del London Eye è edito da Uovonero, che ce l’ha presentato nel suo stand in Piazza San Carlo. A condurre l’incontro, Eros Miari e Sante Bandirali, editore nonchè traduttore del volume. Indubbiamente, è un libro che, lette le prime due pagine e quattro righe, è impossibile abbandonare.
[di questo libro abbiamo già parlato a maggio, qui la recensione di Sara]
Elisa, Giulia, Hind
Redazione FuoriLegge
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