Io e mia sorella Kat abbiamo portato nostro cugino Salim al London Eye, la grande ruota panoramica di Londra, perché non c’era mai stato. Lunedì 24 maggio alle 11.32 lo abbiamo visto salire. Lunedì 24 maggio alle 12.02 la sua capsula ha finito il giro, le porte si sono aperte e tutte le persone sono uscite. Tranne Salim, che si è volatilizzato.

Ted, giovane ragazzo autistico, ha un cervello in cui gira un sistema operativo diverso da quello delle altre persone. Questo porta Ted a contare tutto, anche i cereali che mangia a colazione. La sera, prima di addormentarsi, ascolta il bollettino meteo dei naviganti: ha la fissa della meteorologia e dei numeri. Vive con sua madre, che lavora come infermiera, con suo padre, esperto in demolizioni di grattacieli e con sua sorella Kat. Ted non sa dire bugie ed esaspera i genitori e la sorella, che però lo proteggono e gli vogliono bene.

Un giorno arriva una lettera che annuncia l’arrivo della zia di Ted, “l’uragano Gloria”, e di suo figlio Salim, i quali resteranno da loro per qualche giorno prima di trasferirsi a New York. Salim, che non ha mai visto Londra, chiede di fare un giro della città e i cugini lo portano sul London Eye. Salim sale prima di loro perché gli è stato regalato un biglietto da un uomo che dice di soffrire di claustrofobia, ma quando Ted, che ha seguito il percorso della capsula per tutto il tempo, e Kat lo aspettano all’uscita, non lo vedono arrivare. Con i genitori chiamano gli agenti della polizia, che però stenta a credere alla versione dei fatti dei due ragazzi, perché ritengono impossibile che un ragazzo si sia volatilizzato nel nulla. I due fratelli decidono di condurre da soli le indagini, e sarà proprio grazie al cervello di Ted, dotato di questo particolare sistema operativo, che riusciranno a scoprire la verità sulla scomparsa del cugino Salim.

Siobhan Dowd, prematuramente scomparsa, ci regala un romanzo ironico e divertente, dalla trama avvincente perfetto per i ragazzi, ma anche per gli adulti. Un libro che sa parlare di disabilità in modo garbato e intelligente. Il mistero del London eye è pubblicato da Uovonero ed è stato tradotto da Sante Bandirali.

Sara Micheletto, redazione FuoriLegge