Da alcuni anni Adotta uno scrittore è entrato anche nelle carceri: il primo carcere ad adottare uno scrittore è stato il Ferrante Aporti di Torino. Non è cosa di tutti i giorni che le porte del carcere si aprano per fare entrare un perfetto sconosciuto nei suoi corridoi interni, negli uffici degli agenti e in quella stanza con le carte geografiche appese alle pareti che chiamano scuola e che come tutte le scuole è frequentata da ragazzi e insegnanti. Non è cosa da tutti i giorni, ma è stato reso possibile dal progetto del Salone del Libro. Si trattata di un percorso creativo legato ad un momento molto importante nella formazione della coscienza di sé stessi e del proprio rapporto con gli altri, e non a caso al centro dei percorsi didattici di inserimento e recupero: la scrittura autobiografica.

Il Progetto Speciale Carcere prosegue anche per l’edizione 2015

Cattive ragazze è una graphic novel edita dalla Casa Editrice Sinnos, dedicata ai lettori dagli 11 anni in su e vincitrice del prestigioso Premio Andersen. Racconta le storie di donne speciali e «ribelli» come Marie Curie o Miriam Makeba. Usa un carattere tipografico particolarmente indicato anche per i dislessici o chi ha problemi di lettura. Cattive ragazze diventa anche il motore di un progetto teatrale, educativo e di ricerca sul tema delle differenze di genere. Adotta uno scrittore sostiene il progetto portando nella Casa di reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo (Cn) l’editore della Casa editrice Sinos Della Passarelli, che si confronterà con gli studenti di tre classi del Liceo Artistico Soleri-Bertoni: due istituite presso la casa di reclusione (nella sezione Alta Sicurezza e nella sezione Penale) e una dei corsi ordinari del liceo saluzzese.  La particolarità di questo progetto è che gli alunni della classe esterna lavoreranno insieme ai compagni della classe istituita nella sezione Penale. Gli autori della graphic novel Assia Petricelli e Sergio Riccardi verranno invece adottati da tre classi delle scuole superiori di Savigliano.

Progetto Speciale Carcere  2014

Anche per l’edizione 2014 Adotta uno scrittore entra nella Casa di reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo. Lo scrittore Cristiano Cavina, ha incontrato, infatti, gli studenti detenuti delle classi del Liceo artistico Soleri-Bertoni all’interno del carcere. Riparte anche la collaborazione con Ferrante Aporti di Torino che quest’anno adotterà Alessandro Bergonzoni.

Progetto Speciale Carcere 2013

La collaborazione è proseguita anche per l’edizione 2013 di Adotta uno scrittore e si  è arricchita di una nuova parte progettuale elaborata con lo scrittore Emiliano Poddi alla Comunità il Chiodo di Cuneo  e con il lavoro con il Casa di reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo.
Le classi I e II della sezione del Liceo Artistico Soleri- Bertoni di Saluzzo attiva presso la Casa di Reclusione Morandi  hanno partecipato all’undicesima edizione del progetto Adotta uno scrittore 2013, incontrerando  per quattro volte e in due gruppi distinti, a cadenza settimanale, lo scrittore Amara Lakhous. All’iniziativa ha partecipato anche, in orario extrascolastico, una classe seconda Liceo Linguistico dei corsi ordinari del Soleri-Bertoni.
Se è possibile “reincludere” attraverso l’ Educazione, quale miglior occasione dell’ incontro con uno scrittore che, giovane studente universitario in Algeria, scrisse un romanzo che poteva costargli la vita? Era il ’93, il «decennio nero» era appena cominciato con l’esplosione del terrore islamista, dopo che il regime aveva invalidato le prime libere elezioni. Da quel momento i fondamentalisti scatenarono una ferocissima guerra civile, puntando le loro armi in particolare su intellettuali e giornalisti. Nell’ottobre del ’95  Amara decise di partire per l’Italia, portando con sé il dattiloscritto di Un pirata piccolo piccolo>, che sarà al centro dell’ analisi con le classi.
La spinta verso la conoscenza dell’altro che potrà derivare dall’incontro con questo scrittore educherà in modo straordinario- sostengono le docenti aderenti all’iniziativa- non solo gli studenti ristretti, ma anche i giovani studenti esterni, rendendoli più consapevoli della complessità  della realtà che ci circonda.

Progetto Speciale Carcere 2012

Seguendo una sempre maggiore attenzione alle realtà che sostengono e lavorano con ragazzi in difficoltà, “Adotta uno scrittore” continua, anche per il 2012, la collaborazione con l’Istituto Penale Minorile «Ferrante Aporti» di Torino con gli appuntamenti – coordinati da Fabio Geda – e la lettura del libro “Mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando, che sarà presente all’ultimo incontro. Parallelamente Emiliano Poddi coordinerà la lettura del libro “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda all’interno della Comunità «Il Chiodo» di Narzole (Cn), gestita dai Padri Somaschi. La scelta dei due testi è stata effettuata per la loro capacità di stimolare il dialogo sul confronto generazionale e sulla memoria: nel mese di maggio ricorrerà infatti il ventennale della morte di Giovanni Falcone. Dal progetto, come già accaduto nelle scorse edizioni, prenderanno le mosse un progetto radiofonico assieme a Il Cantiere di Radio3 Rai ed un videoracconto dei momenti migliori dei primi dieci anni di Adotta uno scrittore, che verrà proiettato durante l’incontro finale al Salone Internazionale del Libro.

Progetto Speciale Carcere 2011

Nel 2011 si è continuato a lavorare con orna a lavorare con alcuni ragazzi del carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino: il progetto speciale, coordinato dagli insegnanti della struttura, si è articolato in una decina di incontri tenuti dalla scrittrice Giusi Marchetta e curati da Fabio Geda. La collaborazione tra Adotta uno scrittore, il Centro per la Giustizia Minorile del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, l’Istituto Penale Minorile “Ferrante Aporti” di Torino e l’Ufficio Servizio Sociale Minorenni di Torino, anche nel 2011 ha prodotto una una trasmissione radiofonica, con Il Cantiere di Radio3 Rai.

Progetto Speciale Carcere 2010

Nel 2010, a seguito dei risultati ottenuti nel 2009, è proseguita la collaborazione con il Centro per la Giustizia Minorile del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, con l’Istituto Penale Minorile “Ferrante Aporti” di Torino e l’Ufficio Servizio Sociale Minorenni di Torino.
Alcuni ragazzi dell’area penale interna, coordinati dal maestro del carcere Mario Tagliani, hanno lavorato con lo scrittore Fabio Geda per un ciclo di 10 incontri in cui hanno analizzato le forme e i modi del narrare, con l’obiettivo finale di realizzare una trasmissione radiofonica. Il prodotto radiofonico nato durante l’edizione 2010 di Adotta uno scrittore “Il futuro visto da qui” realizzato dal regista Matteo Bellizzi e dallo staff di documentaristi di Doc in progress, andato in onda nella trasmissione “Il cantiere” di Radio3 Rai , ha vinto la nuova sezione RADIO DOC durante la ventinovesima edizione del BFF – Bellaria Film Festival,che si è tenuto dal 2 al 5 giugno 2011

I materiali realizzati nell’ambito del Progetto Speciale: