Oggi al Salone del libro si è tenuto un incontro di presentazione del libro Se apro gli occhi muoio, il cui tema è la shoah e le vittime dell’olocausto. Mario Calabresi, direttore della stampa, è intervenuto per ricordare quanto sia importante non dimenticare quanto accaduto, concedendo alla giornalista Francesca Paci di pubblicare in formato ebook una raccolta di testimonianze da cinque sopravvissuti ai campi di concentramento.
La scelta del digitale è stata dettata dalla grande mole di cose da dire, dal poco tempo per metterle per iscritto e dalla maggiore disponibilità e divulgazione di questo formato che, come cita Calabresi, sta acquistando sempre maggiore importanza e indelebilità per il futuro.
Ha spiegato di come le interviste ruotino tutte attorno alla domanda: “cosa prova di fronte al negazionismo delle persone”? La risposta è sempre la stessa: è inconcepibile, e quasi tutti cambiano umore, toccati nel profondo.
Si sono inoltre soffermati sull’importanza di tramandare questi temi ai nipoti e alle generazioni future per mantenere vive le testimonianze che, con la progressiva scomparsa dei sopravvissuti, avranno sempre meno forza.
Gabriele Fabris e Federico Albert
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