Oggi al Salone del libro di Torino è stato presentato il progetto editoriale iLibra, nato dalla collaborazione tra la casa editrice Laterza e la testata giornalistica La Repubblica. I relatori dell’incontro erano Andrea Bajani, scrittore, Federico Rampini, giornalista, Michela Marzano, filosofa e politica, e Alessandro Laterza, editore, che conduceva l’incontro: ognuno ha parlato di un diverso aspetto del progetto, identificandone le varie caratteristiche e le innovazioni editoriali che lo distinguono attraverso la presentazione di diversi libri, prodotto dell’iniziativa. iLibra è una collana di libri pensati inizialmente in formato digitale, dunque ideati per e-book, di cui poi è stata realizzata una versione cartacea, che vogliono essere una misura intermedia tra l’articolo di giornale e la narrazione, che integrano materiali come video, foto e audio, considerati vere e proprie potenzialità del testo stesso, e presentati con notevole attenzione documentaria. Sono stati presentati solamente tre libri della collana, ognuno a cura dei relatori presenti (tra cui mancava Massimo Giannini, sostituito all’ultimo momento dalla Marzano): “La trappola dell’austerity” di Rampini, ha voluto sottolineare il tentativo del progetto di mettere in luce le potenzialità dei mezzi di comunicazione di cui disponiamo oggi. Quello che si ricerca è di avere la stessa velocità e istantaneità delle informazioni come le propongono i media, considerando l’immenso archivio che questi offrono, pur senza cadere nella superficialità e senza dimenticare invece della profondità, dell’accuratezza e dell’analisi critica tipiche dei media riflessivi, quali sono i giornali e i libri, che hanno fatto la storia. Nella presentazione del secondo libro, “La scuola non serve a niente” di Bajani, lo scrittore ha parlato dell’ampia visione che i libri della collana offrono sui diversi temi trattati, data dall’unione dalle diverse prospettive presentate, spiegando così la scelta di includere nel testo le narrazioni in presa diretta, i grafici, le statistiche, e varie componenti di carattere storico. Secondo l’autore dovrebbe essere proprio questa la funzione della scuola: proporre un argomento secondo diversi punti di vista al fine di darne una panoramica, e insegnare ai giovani come capire qual è il modo migliore per utilizzare la quantità enorme d’informazioni di cui dispongono.Del terzo libro, “Il diritto di essere io” della Marzano, non sono state identificate le caratteristiche tipiche della collana, ma sono stati presentati generalmente gli argomenti trattati, dunque i diritti della sfera affettiva e sociale dell’individuo: questi oggi dipendono dalle decisioni prese da una classe dirigente che spesso non rappresenta il cittadino, e per questo egli non ha sempre la possibilità di scegliere autonomamente come vivere. Come si fa a conciliare la propria vita individuale con quella collettiva? Questo interrogativo non riceve risposta dall’autrice: spetterà al lettore cercarne la soluzione tra le pagine del libro.
Chiara Cozzarini, Liceo scientifico M.Grigoletti
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