Educare… non all’arte, ma attraverso l’arte.

Sono queste le parole usate da Rosarianna del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, Museo dell’Arte Contemporanea. Dopo aver assistito, e anche partecipato, al laboratorio In Action, un’attività riguardante la street art, ma più generalmente il rapporto tra le persone e l’arte, possiamo affermare che quest’ultima non è da imparare, ma PER imparare. Abbiamo partecipato a quest’incontro inizialmente da spettatrici ma, successivamente, ci siamo lasciate coinvolgere da quest’attività: disegnare sui muri citando i più grandi artisti di street art come Keith Haring e Banksy.

Keith Haring ha portato la street art nel mondo ispirandosi anche ai personaggi dei fumetti della Walt Disney. Ha avuto da subito un grande successo a New York, ma fu discriminato per la sua omosessualità. Haring affermava che l’arte non era un privilegio di pochi, ma un diritto di tutti. Banksy, invece, originario di Bristol, ha rappresentato il mondo della politica, della cultura e dell’etica, utilizzando soprattutto la tecnica dello stencil.

Quest’anno il Salone è interamente decorato con disegni ispirati ai due artisti, realizzati seguendo il progetto di Anna Pironti e Paola Zanini: bambini, rifugiati politici ed esperti in street art hanno contribuito alla realizzazione. Uno dei disegni dell’Arena del Bookstock Village  rappresenta il giovane artista senegalese Iba Faye, famoso per i suoi caratteristici quadri di sabbia.

Una collaboratrice del Castello di Rivoli ha presentato il laboratorio spiegando la funzione del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli: avvicinare adulti e bambini all’arte contemporanea, proprio attraverso l’esperienza diretta. Dopo questa breve introduzione, i bambini si sono subito messi al lavoro: hanno preso in mano entusiasti i loro pennelli intinti di tempera nera e hanno iniziato a completare i disegni sulle pareti. Bambini felici e IN ACTION!

Martina Pugliese e Martina Airaudo, S.M.S. Caduti di Cefalonia

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