Lo scrittore, cantante ed educatore ambientale Giuseppe Festa ha tenuto oggi al Salone Internazionale del Libro un incontro in cui ha presentato il suo nuovo libro Incontri ravvicinati del terzo topo (Salani). Come in tutti i suoi racconti ambientati nella natura l’autore mostra al lettore come gli animali vedono il mondo. Se potessero dirci qualcosa, Giuseppe crede che ci chiederebbero solamente di lasciarli in pace, perché l’uomo si è sempre comportato come se fosse l’unico abitante del mondo e oggi se ne vedono le conseguenze. Infatti il problema ambientale è una delle lotte più importanti che si stanno affrontando e i giovani stanno dando un grosso aiuto, in un momento in cui la salvaguardia del pianeta è in primo piano. C’è bisogno che si formulino leggi che limitino il disboscamento e il consumo d’energia, ma le persone che decidono sono i consumatori: se tutti si rendessero conto dell’enorme gravità della situazione, ci sarebbe una grande svolta. Perché, come ha detto Giuseppe, tutte le grandi rivoluzioni partono dal basso.
Durante l’incontro l’autore ha raccontato ai bambini parte della storia e li ha coinvolti cantando e suonando. Ha spiegato poi che alcuni che suoi libri sono ispirati a esperienze da lui vissute con gli animali nella natura, altri invece sono interamente frutto della sua fantasia, come quest’ultimo. Il libro vuole anche far riflettere sulla eccessiva importanza che si dà ai cellulari, venerati dagli umani come dai topi del bosco che li considerano una strana tecnologia aliena. L’autore infatti sostiene che solo essendo sconnessi da Internet e immersi nella natura, anche per poco tempo, ci si rende conto di ciò che si può fare senza il mondo del web.
Un libro ironico e scherzoso per far riflettere i più piccoli su argomenti grandi, importanti soprattutto ai nostri giorni.
Caterina Barberis, redazione Fuorilegge
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