Come quarto incontro del Salone off 365, il giorno 28 ottobre 2015, la scuola Holden ha ospitato il celebre scrittore americano Jeffery Deaver, per la presentazione del suo ultimo romanzo thriller Hard News.
Dal palco dell’auditorium, dopo essersi presentato brevemente, ha guidato i suoi ascoltatori nel mondo della scrittura raccontando il suo approccio alla stesura di un libro, basata su regole precise e definite. secondo Deaver, pur essendo una forma di espressione soggettiva, la scrittura può essere insegnata e imparata, e si fonda su alcuni elementi che si susseguono cronologicamente.
L’autore considera i suoi romanzi un prodotto di consumo più che artistico, questa è la sua filosofia di scrittura. per questo afferma la necessità di andare incontro ai gusti dei lettori, di catturarli e coinvolgerli psicologicamente sin dalle prime pagine, attraverso la stesura di storie appassionanti e la creazione di personaggi forti ed empatici. Sottolinea il valore dato alla struttura e alla pianificazione del romanzo, questa permette una composizione decisamente più rapida della storia. Come ultima fase del lavoro cita la risistemazione e correzione del romanzo poiché “non ci sono bravi scrittori, solo grandi riscrittori”.
Con le risposte alle domande poste dal gruppo dei lettori della scuola Holden, sono emerse le principali caratteristiche della personalità e del modo di scrivere di Deaver. Nel suo ultimo libro tocca il grande tema della responsabilità assunta dal giornalismo e dalla giustizia penale in particolar modo nella New York del ’91, all’epoca capitale dell’informazione. I suoi romanzi risultano universali, non cosi strettamente legati al periodo in cui sono stati ambientati poiché narrano emozioni comuni agli uomini di ogni tempo.
Ecco perché i suoi personaggi nascono da una profonda conoscenza della loro psicologia e del conflitto nelle relazioni umane e i suoi romanzi nascono da un’accurata ricerca, che non deve essere inserita interamente nella stesura, ma deve servire da filo conduttore per il romanzo.
“Volete scrivere un libro o vivere una vita da scrittori?”, questo è il quesito che pone al suo pubblico, sottolineando come lui abbia compiuto diversi sacrifici per l’amore della scrittura, poiché nulla come essa può mettere in connessione le persone, grazie alla passione nel raccontare le storie e nei libri.
L’incontro si è concluso con la firma degli autografi.
Marta Blanchietti, Chloé Friard
Qui un altro articolo sull’incontro.
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