Una storia universale di chi vive sotto un regime totalitario, questa è la trama del libro “Una notte Caracas” scritto da Karina Sainz Borgo e presentato nella sala Plaza de Los lectores del Salone del libro. Un Venezuela tormentato dalla promessa infranta di chi aveva giurato di servire il popolo e invece si è rivelato essere il suo carnefice. Uno scenario in cui Adelaide Falcones è costretta a subire le violenze di un Paese che non la riconosce più come cittadina. La ragazza all’inizio del romanzo non perde solo la madre, ma anche la propria identità , diventando esule in quella che prima era la sua casa. Così come il Venezuela prima aveva accolto profughi provenienti da tutta Europa, ora li obbliga a fuggire. In questa storia si rivede anche l’autrice, una codarda fuggita dal proprio Paese perché non riconosceva più la sua patria. Perciò ha deciso di raccontare una storia comune a molti venezuelani non con un registro giornalistico ma narrativamente, ponendo più domande che risposte. Facendo riflettere le persone sulle crudeltà che si sono e che si stanno perpetrando ai danni di coloro che non possono fuggire. Perché secondo l’autrice sono loro i veri combattenti, che non si arrendono a veder cadere le loro libertà.

 

Matteo Grasso e Aurora Tesauro, liceo Alfieri