Otto amici inglesi partono per la Bosnia per mettere in scena degli spettacoli che possano portare pace e armonia. Uno di questi, di nome Andrew, si è unito a loro solo per l’amore che prova per una ragazza del gruppo, Penny…
Questo è solo un piccolo accenno alla trama di “Amore, sesso e altre questioni di politica estera” edito da Fazi Editore, dello scrittore inglese Jesse Armstrong. Noto all’inizio come sceneggiatore comico, ha dato prova di avere una grande maestria anche per quanto riguarda il romanzo.
Qui di seguito riportiamo la nostra intervista all’ autore.
<<Cosa l’ha spinta a scrivere un libro e qual è la differenza tra scrivere un romanzo e una sceneggiatura?>>
<<Ho pensato per molti anni di scrivere un libro sull’argomento, e poi ho finalmente trovato un buon agente che mi ha incoraggiato a farlo. Io lavoro duramente, ma lavoro ancora meglio se ho una scadenza. E così, da quando ho avuto un editore che era interessato al progetto ed ero costretto a scrivere è andata molto meglio.>>
<<Ha parlato della situazione in Bosnia. L’argomento la riguarda personalmente o lo trovava soltanto interessante?>>
<<A differenza dei protagonisti del mio romanzo, non ho lasciato il mio Paese e non ho preso parte al conflitto, non ho fatto nulla di così coraggioso. Ma avvertivo la tragicità del conflitto, come ora facciamo tutti per la Siria, più che esserne direttamente coinvolto ci pensavo.>>
<<Abbiamo parlato di tragedia. Come si fa a mettere un tema tanto tragico insieme alla comicità?>>
<<È difficile, ma penso che sia possibile. C’è una lunga tradizione di romanzi e film del genere, e ci sono molti ottimi modi di presentare la cosa.>>
Margherita Mautino, Sara Radegonda, Elena Villalta.
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