Oggi, 7 ottobre 2017, durante il primo giorno della manifestazione Portici di carta 2017 a Torino, nell’undicesima edizione abbiamo intervistato alcuni tra i librai che esponevano i propri libri con queste domande:

“È la prima volta che partecipa a Portici di Carta?” Se sì, come mai? In caso di risposta negativa, da quanto tempo e perché viene qui a esporre i suoi libri?”

A questa domanda, tre dei librai da noi intervistati hanno risposto dicendo che non era la loro prima esperienza e che Portici di Carta è una grande occasione per sponsorizzarsi e incontrare il pubblico torinese, oltre che un modo per potersi confrontare con i lettori.

La seconda domanda invece chiedeva agli intervistati cosa caratterizzasse maggiormente la loro libreria. La libraia di Paravia ha risposto che principalmente tratta libri d’ispirazione e design grafico, oltre ai generi più comuni e celebri. La seconda libreria, invece, si occupa di libri di carattere generale, ma oggi esponeva volumi a tema storico e culturale. La terza libreria tratta libri per una giovane fascia di lettori, ragazzi e ancor di più bambini.

La terza domanda riguardava la libreria in sè e come si possano aiutare i librai a sopravvivere alle nuove tecniche di vendita online, come ad esempio i siti in cui i libri sono venduti a prezzi inferiori e sono consegnati a casa, per cui con un metodo più comodo e conveniente. Il suggerimento è di alzare i orezzi sui siti internet e limitarne la vendita, oppure invogliare la gente a comprare un libro mediante dei buoni sconto, oppure aiutare i librai con delle agevolazioni fiscali.

Infine, come ultima domanda, abbiamo chiesto di consigliarci uno tra i libri che vendevano: nella libreria Paravia ci hanno suggerito Codice Ovvio di Bruno Munari, mentre nelle altre ci hanno consigliato i grandi classici della letteratura, sempre apprezzati da tutti.

Luca Lanfranco e Sofia Luparello