Io, Agrippina è il libro di Andrea Carandini, noto archeologo e professore universitario italiano, ideato per condividere e rendere accessibile a chiunque la sua passione dell’Antichità. La presentazione in Sala Rossa è stata aperta da Alessandro Laterza, che ha sottolineato l’importanza di questo personaggio soprattutto per i suoi scavi sul monte Palatino e le successive ricostruzioni di storia romana. Una delle caratteristiche principali di Carandini è l’essere riuscito a “coniugare storia, fonti letterarie e archeologia” in tutta l’opera narrata da Agrippina, con l’intenzione di fornire un punto di vista interessato.

Agrippina era madre di Nerone, moglie di Claudio e sorella di Caligola, definita dall’autore una figura con “corpo di donna e cervello di uomo” grazie all’influenza che riusciva a esercitare. A quei tempi le donne non avevano diritti a eccezione di Vestali e Auguste, mogli degli Imperatori, ruolo che Agrippina sfruttò per innescare un meccanismo di manipolazione. La biografia raccoglie le sue memorie scritte, dove traspare il progetto di ascesa al trono del figlio a cui ha dedicato la vita e che l’ha portata alla morte.

Ciò che lo differenzia dagli altri manuali di storia è senza dubbio l’esattezza costante dell’ambientazione che offre una prospettiva diversa sul mondo romano, un insieme di violenza e coesione fra popoli. Insomma, una “lettura per emozionarsi oltre che per conoscere.”

Francesca Bandiera, Giulia Piccoli e Andrea Righi-Liceo Ariosto Ferrara