Al Laboratorio Crossover del Salone del Libro abbiamo avuto come ospiti Guido Silvestri, in arte Silver, il padre degli amatissimi fumetti di Lupo Alberto, e Francesco Artibani, noto fumettista e sceneggiatore. I due hanno autografato le copie del nuovo volume a tema scientifico di Lupo Alberto e hanno dedicato qualche disegno ai loro fan, incantando tutti con la loro bravura e velocità nel tracciare linee sicure sui fogli per comporre simpatiche scenette.

Dopo molti schizzi e qualche sorriso per le foto, Silver nell’intervista ha ricordato quando da piccolo si è avvicinato ai fumetti perché, come ha detto lui, non c’era molto altro per svagarsi; poi ci ha ricordato il momento in cui ha visto per la prima volta una sua striscia pubblicata sul Corriere dei Ragazzi  nel 1974, descrivendo questo avvenimento come il momento più emozionante della sua vita, che supera di gran lunga anche tutti i premi ricevuti successivamente.

Riguardo ai suoi personaggi ha raccontato come il tempo non sia passato per Lupo Alberto, nonostante sia stato disegnato per la prima volta più di quarant’anni fa, e forse è questo che lo rende speciale: lui non cambia, non si fa influenzare ed è sempre rimasto se stesso, il lupo che ama Marta, ma non si vuole sposare e che vive in modo libero e semplice. Silver ammette invece di essere cambiato molto in questi anni, quindi per quanto avesse messo del suo per creare la personalità di Lupo Alberto, ormai non hanno più punti in comune; ma per fortuna c’è Enrico La Talpa, personaggio che il fumettista usa come “jolly” per fargli fare ciò che vuole.

Parlando del futuro, Silver si dimostra ottimista e convinto che, nonostante l’attuale società globalizzata, il fumetto non è destinato a scomparire;  invita i giovani che vorrebbero diventare fumettisti a viaggiare, conoscere il mondo e i lavori degli altri, per poter costruire il futuro del fumetto che non è né italiano né straniero, ma un grande mondo in cui sono tutti insieme.

Linda Sperati, Liceo Cavour