Una dura lotta oggi qui al Salone del Libro, da un lato, più agguerrita che mai, la realtà degli iperconnessi, rappresentata da Beppe Severgnini, dall’altra quella degli ipoconnessi, capitanata da Francesco Piccolo. Secondo Severgnini la rete internet è come una vena arteriosa che unisce il mondo intero. Gli estremi sono negativi, l’ipoconnesso è emarginato dall’universo sociale, si perde una parte della realtà, l’iperconnesso, invece, viene trascinato in un mondo virtuale, privo di contatti umani e di limiti. Piccolo con una divertente metafora ha identificato queste due categorie: ” vi sono due tipi di persone che vanno alle feste, la prima cerca di divertirsi nella festa in cui si trova, l’altra, appena sente la notizia di un’altra festa, si fionda sul posto, bene io appartengo alla prima schiera “. I social network devono essere rivalutati, molta gente non si accorge del rischio che possono portare, proprio come chi possiede una Ferrari ed è inconsapevole della sua pericolosità. Inoltre i social network hanno lo scopo di far incontrare persone simili, raggruppandole, escludendo quelle che non si sentono parte della massa. Severgnini ha affermato poi che “ognuno deve fare le cose che gli piacciono”, dando molta importanza a questo concetto. Lui dice: ” io mi diverto nel mio lavoro, dagli scritti più semplici ad interi libri, e le persone peggiori sono proprio quelle che non sanno fare niente e vogliono fare tutto “. Siamo condizionati non solo dai social network, ma anche dall’apparentemente innocua posta elettronica, che invece può dettare i tempi emotivi della nostra vita. Tuttavia se oggi non ci fosse Internet, dovremmo ancora documentarci per ogni informazione che ricerchiamo, spendendo ore e ore sui libri, senza uno sbocco certo.

Una conferenza all’insegna del divertimento, con molte risate in sala, un dibattito su un duello che rappresenta la realtà del nostro paese, che riguarda grandi e piccini, ma chi la spunterà alla fine?

” E’ come quando si diceva ai bambini di non giocare con la punta delle forbici, ecco gli adulti non capiscono che Twitter è proprio questa punta “. (Beppe Severgnini)

Giorgia Gremo, Fabiana Lorenzini