“L’ amicizia è la migliore medicina che esista al mondo”. Questa è la convinzione di Daniele Nicastro autore del libro “Io, Chiara e la luna”, Edizioni Paoline.

Prima di cimentarsi come autore era un  Ghost writer (ha scritto oltre 30 libri con questa modalità); ha deciso recentemente di scrivere libri pubblicandoli col suo nome e lo ha fatto scegliendo un tema molto particolare. Uno dei personaggi principali di questo libro è infatti una ragazza, Chiara, affetta da una malattia rarissima: lo xeroderma pigmantorum, conosciuta anche come sindrome della luna,  che non permette alle persone colpite di entrare in contatto con i raggi del sole. L’autore ha scoperto questa patologia navigando su Internet e ne è rimasto subito colpito.

La storia è raccontata dal punto di vista di Lorenzo che un giorno vede, dalla finestra di casa, i suoi nuovi vicini. Tra di loro c’è una ragazza, Chiara, completamente coperta da un lungo vestito; le finestre di casa vengono subito ricoperte con grandi sacchi dell’immondizia. Lorenzo è molto incuriosito, comincia ad osservare la ragazza da casa sua e nota ben presto che quest’ultima esce solamente di notte. Ciò non può che aumentare il suo interesse: una notte, spinto dalla voglia di conoscere più a fondo tale bizzarria, entra nel giardino della vicina e cerca di spiarla; non fa in tempo a raggiungere la finestra che sente dei passi dietro di sé. Si gira e si trova faccia a faccia con Chiara. Dapprima è diffidente, ma poi decide di conoscerla meglio; capisce presto che fermarsi alle apparenze non è la cosa giusta da fare e si rende disponibile per aiutarla, diventando suo amico. Le barriere da superare, nonostante la buona volontà, sono molte e non tutto è destinato a finire per il meglio…

Una lettura che invita a conoscere più a fondo le persone senza fermarsi alle apparenze.

Enrico Roso ed Elisabetta Goia, I.C. Caduti di Cefalonia-Mazzini.