Questa è la Scuola Internazionale Europea Statale “Altiero Spinelli”, di Torino…

La classe è la 2 A, liceo delle scienze applicate.

N.B.: non è la descrizione ufficiale, per questo c’è il sito: www.istitutoaltierospinelli.com … Noi ci siamo messi a scrivere quello che pensiamo della nostra scuola (come la vediamo noi…).

Il primo aggettivo è “amichevole”, poi “aperta” (gli scambi, i soggiorni all’estero…). Poi è “grande” (tre sedi, più di 1200 studenti, dalla prima elementare alla quinta liceo). Quindi i percorsi “speciali”: l’ESABAC; l’opzione internazionale tedesca; lo scientifico delle scienze applicate con la seconda lingua straniera (il tedesco; il cinese, che è la lingua che studiamo noi). Poi ci sono le materie studiate in lingua straniera (geografia, arte, scienze, storia, musica, matematica…). Poi a noi gli insegnanti sembrano usciti dai film: sono molto diversi tra di loro (per il rapporto con gli studenti, il modo di insegnare…). Sono “tipi alternativi”, specialmente quelli che non sono italiani. Tra i nostri compagni ce ne sono alcuni che hanno vissuto in altri paesi, oppure hanno genitori non italiani (nella nostra classe, ci sono ragazzi con genitori russi, cinesi, giapponesi, indiani, americani…). E poi noi abbiamo l’aula Confucio, allestita grazie all’accordo che abbiamo fatto con l’Istituto Confucio e l’università di Torino: qui studiamo musica in cinese. Ma il piano più bello della scuola è il terzo, l’ultimo: questo era un collegio, e si vede. Da quassù si gode un panorama stupendo. La palestra è l’ex chiesa dell’edificio; l’auditorium era forse il refettorio. Tante scuole di Torino hanno iniziato qui il loro percorso.

Per finire, a noi piace molto la facciata della scuola, che è stata rimessa a posto da poco; e poi ci piacciono i nostri alberi (ce n’è uno che serve a ricordare una prof che non c’è più, di cui conosciamo la storia). L’edificio è grande: ci abitiamo (e conviviamo) con un’altra scuola secondaria superiore: una convivenza tranquilla, senza problemi.

Adesso ci presentiamo. L’abbiamo fatto in modo abbastanza libero, scegliendo se descriverci oppure no, se parlare del rapporto che abbiamo con la scrittura e con la lettura; se dire qualcosa sul primo incontro con Pietro Grossi e/o sul suo libro, che stiamo leggendo.

E questa/ questo sono io…

Mi chiamo AlexanderPozzoli, ho 16 anni. Nella foto non sono venuto benissimo: sono quel ragazzo “mediamente basso” con la maglietta nera e una specie di criniera in testa. Il sorriso ? E’ un po’ di circostanza: non perché non mi interessi il progetto, ma perché una mia compagna mi stava pestando un piede… Non ho mai conosciuto uno scrittore “dal vivo”. Questo progetto mi permetterà di realizzare uno dei più grandi sogni della mia vita! Quanto a Pietro Grossi, è molto alto e molto alla moda. Se devo essere sincero, io gli scrittori non me li immaginavo così… Io e la scrittura? Non abbiamo un buon rapporto (neanche con la letteratura va benissimo…). In compenso, mi piace molto il cinema.

Sono Emma, ho quasi 16 anni. Nella foto sono quella seduta per terra con i capelli un po’ color prato e il giubbotto di jeans di qualche taglia più grande. Suono l’ukulele in una band; scrivo poesie e testi di canzoni. A volte poesia e canzone “si sovrappongono”, per comporre qualcosa che non saprei esattamente come descrivere. Vorrei avere più tempo a disposizione per scrivere qualcosa “di serio” (ma forse sono ancora troppo giovane). Pietro Grossi mi ha colpito molto per il suo modo di parlare e di pensare. E’ sicuro di sé, ma non arrogante. Ho chiamato mia madre per annullare l’uscita anticipata: non volevo perdermi la seconda ora dell’incontro…

Ciao, sono Juliette. Ho 15 anni e adoro tutto ciò che ha a che fare con la musica, soprattutto il ballo (anche se non mi esibirei mai davanti a un pubblico, per nessun motivo al mondo). Mi affascina la lingua cinese (la studio a scuola); quanto all’inglese, ce l’ho nel sangue (mia madre è americana).

Sono Samuele, ho 16 anni e vivo a San Mauro. Mi piace il cinese e la storia. Mi piace l’estate e uscire con gli amici. Non leggo molto e so che dovrei farlo di più. Il mio rapporto con i libri è faticoso: La scusa è che non trovo il tempo per leggere; la realtà è però che, non appena ho del tempo libero, o mi guardo un film o sto al telefono… Credo che non sia solo un mio problema. Ci sono troppe alternative alla lettura, che sembrano più facili e più interessanti.

Mi chiamo Marco, ho 15 anni. Mi piace moltissimo la ginnastica artistica, uno sport che i miei compagni, all’inizio, pensavano che fosse simile alla danza… Mi alleno 12 ore a settimana. Non è l’unico sport che pratico: l’altro è … tentare di evitare mia madre (l’ultimo incontro l’ha vinto lei, è troppo brava…). Di Pietro Grossi non avevo mai sentito parlare, e non me lo immaginavo così. Credevo che gli scrittori si preoccupassero soltanto di cosa scrivere nel prossimo libro… Mi sbagliavo: Grossi mi ha completamente rivoluzionato la mia idea di scrittore.

Sono Pietro. Nella foto sono quello a destra, con la felpa grigia. Vengo da Castelnuovo Don Bosco (paese della provincia di Asti sconosciuto a buona parte dei miei compagni). Il mio sport preferito è “ginnastica divanistica”… In realtà pratico kickboxing (mi limito a prenderle, per ora… Ma è un’attività carina…). Stiamo leggendo Il passaggio, di Pietro Grossi. Mi sta prendendo molto, specialmente i dialoghi. Niente due punti, niente virgolette. Tutto diretto, immediato. E una pagina bella pulita.

Sono Alessandro. Sono davvero molto alto, ma non gioco a basket. Faccio canottaggio, da 4 anni. Mi piacciono i racconti e i film dell’orrore. Guardo molte serie tv; leggo poco, la lettura non mi appassiona molto. Fatemi cambiare idea voi. Lo so che leggere non è soltanto aprire un libro, è “vivere un altro mondo”, almeno questo è quello che pensano le altre persone. Riguardo alla scrittura, mi piace molto inventare, più che esprimere opinioni o spiegare qualcosa. Invento volentieri storie horror.

Mi chiamo Gabriele, ho 15 anni. Mi piace guardare film e leggere libri horror. Non sono uno che legge molto: magari “adotta uno scrittore” mi aiuterà ad appassionarmi. Ho provato a scrivere qualcosa, ma non ci sono mai riuscito. Non sono un patito, mi piacciono soltanto determinati argomenti. Oltre all’horror, mi piacciono i gialli e i thriller. Mi piace anche scrivere su problemi di attualità ed esprimere la mia opinione.

Ciao, io sono Chiara. Ho 15 anni. Nella foto sono la ragazza bionda con la felpa blu, in primo piano. Ho una sorella gemella: mi assomiglia tantissimo e la maggior parte delle persone ci confonde. Ormai ci ho fatto l’abitudine: è come se avessi due nomi… Mi piace giocare a pallavolo, suonare il pianoforte, leggere e stare con gli amici. Leggere mi appassiona parecchio, fin da piccola. Mentre sfoglio un bel libro mi ritrovo catapultata in realtà diverse dalla mia vita di tutti i giorni ( e me ne sto invece comodamente seduta in giardino, o sotto una coperta, bevendo una bella cioccolata calda…). Solitamente alla fine di un buon libro mi sento vuota, ma subito altri libri e altri mondi mi riempiono di nuovo la mente e il cuore. Anche scrivere non mi dispiace; cerco di imitare alcune caratteristiche dei libri che ho letto di recente, o di immedesimarmi nei personaggi come se fossi io a vivere la loro avventura.

Sono Stefano, ho 15 anni. Nella vita mi piace non far nulla, dalla mattina alla sera. Ho un fratello maggiore che studia ingegneria: mentre lui studia, io dormo… L’incontro con lo scrittore è stato piuttosto illuminante: mi ha aiutato a capire parecchie dinamiche che prima ignoravo. Grossi è un tipo simpatico.

Ciao, sono Chiara, ho 15 anni. Sono quella con il cespuglio rosso in testa… Mi piace leggere, uscire con i miei amici (se non mi danno buca…) e ascoltare la musica. Non so ancora cosa aspettarmi dalla vita: per il momento mi accontento di un 6 in matematica… Pietro Grossi arriva direttamente da Firenze! E’ giovane, e si ricorda come ci si senta a star seduti tra questi banchi. Non rispecchia il classico stereotipo di scrittore (più vecchio, per avere più cose da raccontare…): lui è giovane, molto attivo e ha voglia di scoprire il suo futuro. Le sue parole sono state per me molto significative: mi ha fatto (ri)scoprire la bellezza della scrittura…

Mi chiamo Cheryl. Frequento questa scuola da quando avevo 6 anni; adesso ne ho 17. Ho origini indiane dalla parte materna, ma sono nata in Italia. Ho sempre avuto una passione per la scrittura; leggo un tot di libri all’anno. Due o tre anni fa avevo pensato di scriverne uno, una storia avvincente di una ragazza che si è trasferita in un paese straniero. Io ho preso gli appunti per la presentazione della classe!

Buondì, sono Lara. Sono la ragazza con i capelli rossi che si è messa vicino al tizio con i capelli ricci, gli occhiali tondi e le sopracciglia “importanti”. Il mio scrittore preferito è Murakami (mi vergogno a dirlo, perché queste poche parole sono state scritte malissimo…). Da grande voglio: capire il significato della vita; avere la sufficienza in matematica… Sono stata particolarmente colpita dallo scrittore: il suo modo di esprimersi mi ha “rapita” completamente. Sembrava che stesse scrivendo un libro… La mia classe è stata tutta attenta, per tanto tempo (forse per la prima volta…). Grossi è stato schietto, ci ha detto le cose in faccia. C’è chi non ha apprezzato questa sua dote, ma io non la penso così.

Mi chiamo Valentina. Ho 16 anni e ho origini cinesi da parte di madre. I miei interessi principali sono l’arte e le lingue, motivo principale per cui ho scelto un liceo a indirizzo internazionale. Adoro la fotografia. Mi ha colpito molto la descrizione che Pietro Grossi ha dato di se stesso. Ho trovato appassionante il modo in cui ha descritto la scrittura: una bella donna di cui innamorarsi. E’ bastata questa frase a farci capire tutta la passione che nutre per il suo lavoro. Mi ha inoltre colpito il linguaggio e il modo in cui ci ha parlato della sua adolescenza. Nonostante sia un adulto, è stato in grado di parlarci di un argomento del genere, a noi particolarmente vicino, senza assumere l’atteggiamento di superiorità che hanno spesso “i grandi”. Ha avuto un impatto positivo su di me: è la prima volta che apprezzo una persona con cui non scambio nemmeno una parola.

Ciao, sono Anna. Sono per metà un manga giapponese (così mi definiscono…). Che cosa si ricordano gli altri di me? Le labbra, lo sguardo profondo e la mia adorazione per il nero… Con la scrittura ho avuto una normale convivenza, fino a quest’estate. Ho quasi smesso di leggere, e questo purtroppo è collegato con lo scrivere bene. Il problema è che non riesco a trovare dei libri che mi entusiasmino. Forse dipende dal mio desiderio di farmi sorprendere da tutto ciò che mi circonda…

Sono Giulia, ho 15 anni. Amo i boscaioli, i filosofi e i fotografi, dal momento che “migliorano il mondo” in vari modi. Ho un taglio di capelli molto bohémien (la frangia, assolutamente necessaria…).

Quando il signor Grossi entrò in classe, io non pensai che si trattasse dello scrittore che stavamo aspettando: era alto, in forma e giovane… Tutto l’opposto di come me l’ero immaginato. Si presentò e iniziò a parlare, in modo onesto e diretto, al punto che riuscì a colpirmi davvero.

Ciao, sono Emanuele. Ho confusi capelli ricci e particolari occhiali tondeggianti. Mi piace cantare, ballare, recitare e disegnare. Sono una persona creativa ed esplosiva: ho molti problemi con il … rigido rigore della matematica. Sono molto affezionato alla lettura. Da piccolo sono stato colpito dalla capacità che hanno i libri di trasportarmi in un’altra dimensione, tutta mia. Il mio libro preferito è Arancia meccanica, lo trovo innovativo e rivoluzionario. Inoltre sono riuscito a sviluppare una sorta di “cinismo da lettura”, grazie al quale riesco a leggere anche i libri più pesanti…

Sono Nicolò, ho 15 anni. Questa scuola mi offre molte opportunità, tra cui un viaggio studio a Shangai, quest’estate. Passo il tempo libero leggendo, uscendo con gli amici e giocando con la play. Sono amante degli animali. Incontrare Pietro Grossi è stato una magnifica esperienza: per due ore è riuscito a coinvolgerci tutti quanti, senza annoiarci. Mi ha entusiasmato riuscire a incontrare uno scrittore conosciuto (dato che sono un gran lettore), e mi ha stupito la sua “normalità”. Mi ha dato l’impressione di essere una persona molto colta, che sa come stare al mondo.

Ciao, sono Matteo. Sono basso quanto basta e ho gli occhi molto poco azzurri, direi abbastanza marroni. Le mie passioni? Cinema, rugby, viaggi. Studio cinese e inglese (mi piacciono le lingue), amo la scienza; ho un rapporto di amore e odio con la matematica… Scrivo e leggo da quando ero piccolo (più scrivere che leggere). Ho provato a scrivere canzoni, dialoghi, sceneggiature per film, e di recente un libro fantasy. Quando mi passa qualcosa per la testa lo metto su carta, sono pieno di appunti per futuri romanzi. Non sopporto però di scrivere qualcosa di pre – impostato, come i temi a scuola, che partono sempre da una traccia che non ho pensato io.

Ciao, sono Riccardo. Ho 15 anni. Non sono tanto alto, ho gli occhi color nocciola e i capelli castani. La mia passione è il calcio. Il rapporto tra me e la scrittura non è proprio perfetto; leggo inoltre molto poco, sbagliando, perché, come dice Pietro Grossi, “i libri possono essere molto importanti nella nostra vita, quasi come degli amici che ci danno consigli”. Il rapporto con la scrittura sta però migliorando: grazie al consiglio che ci ha dato Grossi (scrivere per 5 minuti senza fermarci), mi sono venuti dei testi molto belli a casa.

 

Leggi l’articolo di Pietro Grossi dopo il primo incontro con la classe