Perché l’amore dovrebbe essere riservato ai giovani? Gesuina, la più anziana protagonista del nuovo romanzo di Dacia Maraini, Tre donne, ritiene che chiunque possa provare questo sentimento, a qualsiasi età. Attrice in pensione, disinvolta e innamorata del fornaio (ma intrattiene parallelamente una relazione virtuale con Filippo, sposato e con figli), confessa le sue emozioni e la sua visione dell’amore ad un mini registratore che porta sempre con sé.

La famosissima e premiata Dacia Maraini, durante la conferenza tenutasi oggi nella Sala Rossa del Salone, ci parla dei diversi modi in cui si percepisce l’amore in base alle diverse età. Infatti le tre protagoniste del racconto hanno vari atteggiamenti nei suoi confronti.

Maria, ormai adulta, a differenza della madre presenta un atteggiamento più cauto nella relazione che porta avanti tramite uno scambio di lettere con un francese. Precisa, poetica, ha una visione quasi sognante di ciò che si aspetta da essa. Tutto il contrario la figlia Lori, impetuosa e determinata, nel pieno dell’adolescenza, che ha una relazione con Tulú. Anche lei tiene un diario, ma il suo è un diario cartaceo.

Le tre donne vivono insieme, nella stessa casa, in un equilibrio precario che viene meno quando un uomo irrompe nelle loro vite, costringendole a reagire e a mettere in mostra le loro personalità differenti.

Ma qual è il motivo che ha spinto l’autrice ad affrontare l’argomento centrale della storia, così delicato e poco frequentato? Perché non siamo ancora in tempi capaci di accettare l’amore a tutte le età, è la sua risposta. Pare che ciò sia concesso solo agli uomini, i quali si accompagnano a donne anche molto più giovani di loro, mentre il gentil sesso deve essere più cauto in quest’ambito. Il romanzo è dunque un invito ad abbattere le barriere degli stereotipi che annullano la libertà di una donna come la nostra Gesuina, ma anche una delicata e complessa analisi dei diversi atteggiamenti con cui tre persone diverse possono approcciarsi alla stessa situazione.

Silvia Bracco, Giacomo Bosco