Madri e sorelle dei poveri, per una chiamata umana ed evangelica”: così Suor Giuliana Galli definisce le sorelle del Cottolengo. La religiosa nel suo libro “Le sorelle dei poveri” racconta le commoventi storie di consorelle, “che su questo inferno sono riuscite a gettare delle gocce di rugiada” provando a far tornare la speranza a persone che temevano di essere sole. La “marcia” delle suore rispecchia quello che è stato il loro cammino, un interesse verso malati e fuggiaschi che dura dal 1833. Aiutare le donne vittime di violenza casalinga e coinvolte nella prostituzione, dando loro assistenza, cercando di “medicare loro l’anima”, è il compito dell’associazione in cui lavora: Mamre. Suor Giuliana ha fatto voto di povertà, ma collabora con la Fondazione San Paolo e afferma “il denaro è un bene, perchè può servire ad aiutare persone bisognose, il vero male è il modo in cui si amministra”.

 

Baldacci Gaia, Baravalle Greta e Redazione Alfieri