Mentre camminavo su quel nastro di asfalto
vidi sopra di me il cielo infinito
vidi sotto di me la valle dorata
questa terra è fatta per te e per me
Così recita uno spezzone della canzone “This land is your land”,cantata dall’icona folk e blues americana Woody Guthrie.Della sua vita parla il libro-fumetto “La ballata di Woody Guthrie” di Nick Hayes.Questo fumettista e scrittore americano era presente sabato 12 maggio all’Arena Bookstock del Salone del libro insieme al cantante Luigi “Grechi” De Gregori,che ha tradotto il libro di Hayes in italiano.
Hayes ha parlato a lungo dei motivi per cui è stato spinto a scrivere di Guthrie.Uno di essi è sicuramente il forte spirito nazionalista che le sue canzoni gli diffondevano.Guthrie infatti cantava con malinconia della sua terra,l’Oklahoma,(come è evidente anche dai versi iniziali dell’articolo) e di come cambiasse inesorabilmente.Dalle verdi pianure si passa alle distese di campi coltivati per finire con le lande impolverate disseminate di industrie.Tutto questo secondo lo stesso Hayes ha contribuito a creare un’atmosfera da Giudizio Universale”.Insomma la musica di Guthrie è anche profetica,e per questo è ancora straordinariamente attuale.
Lo è al punto che Luigi De Gregori l’ha riscoperta in Italia negli anni 70′,trenta anni dopo l’esplosione di Guthrie.E non è il solo:artisti del calibro di Bruce Springsteen hanno ripreso le sue canzoni.
La speranza è che l’America sappia anche rileggere i pensieri di Guthrie,e ritornare in parte a quell’argilla rossa che si ritrova nella radice indiana della parola Oklahoma(e nel libro di Hayes),non sotterrandola ulteriormente sotto i veleni industriali.
Sofia Cordero,Giovanni Laio
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