20160312_220231
12 marzo, ore 20:45, un sabato sera tranquillo qui a Pordenone. Anche il teatro Verdi sembra silenzioso, come al solito, così elegante e formale.
Rachid Taha ed il suo Couscous Clan danno il via al loro concerto “Oran métissage”. Una fusione tra due orizzonti musicali diversi tra loro: il rock ed il pop-raï. Come Yasmina Khadra, anche Rachid Taha ed i Couscous Clan sono “figli della diversità culturale”: riescono ad unire non solo suoni provenienti da differenti generi musicali, ma anche il pubblico. Del resto è stato proprio questo gruppo a realizzare la colonna sonora del film “Morituri”(proiettato venerdì sera al Convento di S. Francesco), tratto dal romanzo del protagonista di Dedica.
I Couscous Clan, completamente immersi nella loro musica, diffondono per tutto il teatro le note allegre e morbide del pop raï mescolate ai suoni incisivi del rock. Si crea un’atmosfera coinvolgente, che porta in breve molti dei presenti, uno dopo l’altro, ad applaudire a ritmo, ad alzarsi in piedi e a ballare. La musica ha la meglio sul pubblico. Il teatro Verdi non sembra più lo stesso: dimentica la sua aria di eleganza e di formalità e comincia a danzare, muovendo i fianchi e lasciando volteggiare le braccia. E’ come se le persone cercassero di scuotersi di dosso i problemi e i pensieri di tutti i giorni.
Ballare al Verdi? È questo quello che succede quando la musica ha la meglio. E’ difficile infatti, se non impossibile, opporsi al suo incredibile potere: lasciare l’anima libera di esprimersi e di dimenticare passato o futuro. È proprio questo il bello: può esistere solo il presente. Per questo le persone riescono a lasciare da parte le preoccupazioni o l’imbarazzo e a vivere il momento, a ritmo di musica, in sintonia con gli altri. Un effetto insolito, ma così gratificante in un mondo dove il passato e il futuro hanno la meglio sul presente, dove è più importante quello che eri o quello che diventerai di quello che sei, dove non si vive ma si spera di vivere.
Peccato che Khadra, già a Parigi per i suoi impegni, non abbia potuto partecipare a quella che è stata per tutti una vera festa.

1457860166384
Gabriela Bolboceanu (IV H Liceo Grigoletti, Pordenone)