Al Salone del Libro di Torino si è tenuta la conferenza sulla nascita della casa editrice “La nave di Teseo”, che ha visto come ospiti Elisabetta Sgarbi e Lio Eugenio.
La nuova casa editrice si presenta come un misto fra coraggio, autorità ed indipendenza, a cui molti autori noti si stanno rivolgendo per pubblicare i propri scritti. Proprio sul termine “coraggio” si sono soffermati gli ospiti, con pareri contrastanti: se da una parte Eugenio afferma che questa parola in realtà intende un concetto dispregiativo, non apprezzandolo poiché “se te lo dicono, stai andando malissimo”, la Sgarbi, invece, ritiene che questo temine sia “bellissimo e fondamentale, poiché nella vita bisogna avere coraggio e bisogna fare un salto per ottenere ciò che si vuole. ”
Così come per la parola “visioni”, tema del Salone 2016, che è stata un altro snodo fondamentale della conferenza. “Se non fossi stata una visionaria, non avrei fatto ciò che ho fatto”, prosegue la Sgarbi.
Si può essere, poi, indipendenti se fare l’editore è un lavoro dipendente? A quanto affermano, la risposta è si. “Anche se siamo appena nati e non siamo ancora sul mercato, noi vogliamo essere liberi. Liberi di contattare autori sempre più importanti, per poter crescere insieme a loro.”
In conclusione, da quello che traspare, bisogna essere folli e osare, non fermarsi ad osservare il mondo che ci circonda con timore e circospezione, poiché veniamo paralizzati dal pensiero razionale.
Lorenzo Mollo, Costanza Maria Piglione
Liceo Classico Vittorio Alfieri
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