Esistono dei romanzi che, letta la prima pagina, ci catturano e ci fanno entrare in un mondo al di fuori della realtà dal quale non vorremmo mai uscire. Un mondo in cui esiste solo l’avventura, che lasciamo solo quasi esclusivamente per dormire e neanche sempre per mangiare, suscitando la rabbia delle madri che non vogliono vedere i libri a tavola. Ma che cosa ci si può fare se l’unico modo per uscirne è arrivare alla fine del racconto? E delle volte, a dire la verità, questo non basta perché presi come siamo, la nostra mente continua a girare e a fantasticare anche dopo la conclusione della lettura.
Roderick Duddle, il nuovo romanzo di Michele Mari, presentato nella libreria Mondadori di Via Digione in Circoscrizione 4 nella serata di venerdì 9 maggio, è proprio uno di questi. Il libro è ambientato in un’Inghilterra ottocentesca della quale disegna una mappa immaginaria ricca di particolari, che potrebbe ricordare una zona della Cornovaglia. Qui si svolgono le avventure del piccolo Roderik, un bastardello di dieci anni, figlio di una prostituta ed erede di un’immensa fortuna che alletta tanti personaggi che, nel corso della storia, la quale si sviluppa in più di quattrocento pagine, cercheranno di appropriarsene.
La trama è estremamente complessa e ricca di particolari ma allo stesso tempo molto semplice. Michele infatti con estrema maestria si diverte a creare una fitta rete di intrecci tra una miriade di personaggi, che si seguono e si scontrano in un divenire continuo. Questi, si guadagnano lo spazio all’interno del racconto a scapito di altri e, al contrario di quello che si potrebbe pensare, non ricevono tutti la fine che si meritano. Troviamo infatti dei personaggi loschi che dopo varie vicende, alla fine vengono anche premiati e ricompensati.
Il libro come abbiamo già detto è lungo ma molto veloce da leggere e questo è dovuto all’abilità di Michele di utilizzare una scrittura forte, precisa, che segue la trama con fare estremamente sapiente con descrizioni molto accurate delle varie scene. Un libro che con i suoi capitoli molto corti ci riporta ai vecchi romanzi d’appendice pubblicati a puntate, sempre colmi di suspance e di colpi di scena che mantengono sempre alta l’attenzione di chi legge. Un libro insomma che entra e resterà nella grande tradizione del grande romanzo d’avventura.
Alessia Camasio e Chiara Valentino, Liceo N. Copernico, Circoscrizione 9
Sara Micheletto, Tutor Salone Off
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