La post-veritá é una fake-news. Ma cos’é la post-veritá? Come dice la parola é il porre la veritá dopo. E dopo cosa? Semplicemente dopo la menzogna. La menzogna delle fake news, che con il corso degli anni hanno evidenziato i loro forti intenti propagandistici.
La propaganda ce la definisce con parole chiare Fabio Chiusi allo Spazio Prospettive Digitali del Salone: “scambiare il proprio interesse per quello di tutti”. Così a freddo ha citato Trump, esempio di promotore di questo scorretto fiume di propaganda al fine di promuovere se stesso, come molti politici italiani. Ma giustamente si è posto una domanda: “chi avrebbe accettato di lasciare nelle mani dello stato tutte proprie informazioni 60 anni fa?”. La risposta è nessuno, come d’altronde risponderemmo oggi. Il problema è che nessuno ci ha mai posto questa domanda e siamo entrati inconsapevolmente nell’ingannevole mondo di internet. Ma Fabio Chiusi apprezza proprio questa caratteristica e condanna tutte le proposte di legge finalizzate a disintegrare la libertà sul web. Quello che cerca di farci capire è la necessità di mantenere l’integrità del web, perché proprio nella sua completezza ci sensibilizza e ci da la possibilità di ottenere un’informazione libera e illimitata. In questo incontro si è tanto parlato delle fake-news utilizzate dai poteri forti come mezzo di propaganda governativa, ma viene spontaneo chiederci se non siamo noi stessi, noi tutti, a permettere che questo accada, troppo impegnati a lasciarci cullare dalla magia del digitale.
Alessandra Carisio, Eva Canigiula
Liceo Alfieri
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