Le nostre donne sul campo, è questa la prima diretta di Radio3 Mondo al Festival di Internazionale 2019 che ha avuto luogo nel cortile del Castello Estense di Ferrara venerdì 4 ottobre. Un titolo questo che rappresenta lo spirito guerriero delle relatrici dell’incontro; cinque donne, reporter provenienti da tutto il mondo legate da uno scopo comune: testimoniare la situazione critica del proprio paese attraverso la forza delle parole. La conduttrice, Anna Maria Giordano, ha guidato l’intervista permettendo a tutte le giornaliste di offrire una panoramica sulla catastrofica realtà globale: dall’Algeria alla Svezia, dal Venezuela all’Afghanistan passando per il Medio Oriente, le relatrici descivono un panorama di protesta unito dal comune orizzonte femminile.

La voce di Daikha Dridi apre una finestra sulla realtà algerina. È dal 22 febbraio infatti che sono attivi gruppi di protesta politica pacifici in cui si inserisce quello femminista, pur ostacolato dal sistema patriarcale radicato nella società. La stessa situazione è presente in Venezuela dove, come racconta Luz Mely Reyes, in un contesto di “emergenza umanitaria complessa” le più penalizzate sono proprio le donne, la cui libertà viene fortemente limitata dall’accesso negato a beni di prima necessità. Anche in realtà di guerra come quella mediorientale e afghana che vedono i civili come i ‘veri perdenti’ c’è possibilità di cambiamento.

Proprio di questo parla Fatima Faizi, corrispondente a Kabul per il New York Times: la condizione delle donne è nettamente migliorata rispetto al passato, nonostante la completa indipendenza sia ancora un lontano miraggio. Quella del Rojava, descritta da Debbie Bookchin, è un altro esempio di società che riesce a progredire ecologicamente, democraticamente e paritariamente perfino in un orizzonte di lotte continue, come un fiore in un terreno brucitao. Conclude l’incontro Livia Podestà che evidenzia ancora una volta il sessismo diffuso attraverso mezzi di comunicazione di massa che si insinuano nel subconscio del grande pubblico.

Tante voci che portano una speranza per un futuro di uguaglianza e di pace.

 

Maria Guandalini

Caterina Marchini