É con un grande applauso che oggi, venedì 9 maggio l’ex giudice Gherardo Colombo  viene accolto dagli studenti del triennio del Liceo Scientifico Niccolò Copernico in Circoscrizione IX.

Ex magistrato italiano divenuto famoso per aver condotto o partecipato a inchieste celebri, come Mani Pulite, il delitto Giorgio Ambrosoli  e la scoperta della loggia P2, Colombo è qui per presentare il libro La Republica siamo noi, un libro nato dall’idea di due associazioni italiane, “Libertà e Giustizia” e “l’Associazione Nazionale Magistrati” con l’obbiettivo è raccogliere le riflessioni e idee degli studenti su temi come la giustizia, l’organizzazione dello Stato, la Costituzione e la Repubblica. Con l’ex giudice,che ha scritto le conclusioni, per la realizzazione del suddetto libro ha collaborato anche Roberta De Monticelli, professoressa di Filosofia moderna e contemporanea all’ Università di Ginevra, che si è occupata del prologo.

L’incontro di oggi è stato indirizzato da Colombo verso una riflessione con gli studenti proprio sui temi trattati nel libro. Si è parlato di regole: gli Italiani oggigiorno non capiscono il vero significato di Democrazia, in pochi provano a cambiare questa condizione, ma come ci ha insegnato la storia, il cambiamento si ha quando a prevalere è la maggioranza. Perciò se si vuole una vera e propria  democrazia bisogna coalizzarsi e non fare finta di nulla, ma soprattutto non avere paura ad infrangere le regole che vietano il mutamento. “A questo punto – dice Colombo – infrangere le regole è un dovere”. Si è parlato di libertà e di come questa non esisterebbe se non esistesse la conoscenza. E si è parlato anche della giustizia, vista in relazione all’uguaglianza e alla diversità; su questo tema il discorso si è articolato per molto tempo e il tutto si può riassumere con poche parole ricche di significato dette proprio da Colombo: “Noi siamo tutti diversi. Per questo motivo la diversità non può generare discriminazione”.

Alla fine dell’incontro unica a farsi avanti con una domanda è stata una professoressa che ha chiesto “Secondo lei la nostra Costituzione ha qualche difetto? Se si cosa farebbe per migliorarla?” e l’ex magistrato ha prontamente risposto e concluso l’incontro dicendo: “Innanzi tutto la Costituzione bisogna conoscerla, e il mio consiglio per i ragazzi è proprio quello di andare a leggerla per capire se c’è qualcosa da cambiare. Detto questo, secondo me, qualcosa da aggiustare c’è, anche se si tratta quasi solo di dettagli. Ma nel momento in cui si dovesse intervenire bisognerebbe stare molto attenti a non incidere i principi fondamentali.”

Matteo Scorcione e Antonio Cavallaro, Liceo Scientifico N.Copernico, Circoscrizione 9

Sara Micheletto, Tutor Salone Off