Rodolfo Bovio e Ernesto Ramojno hanno presentato oggi il progetto, Usura, nato dalla fondazione Onlus CRT che si occupa di aiutare le famiglie in temporanea difficoltà economica; i finanziamenti arrivano, tra gli altri enti, dal ministero italiano che ha dato circa 4 milioni di euro, con un gesto significativo appoggiando e aiutando le fondazioni che reputa valide, nonostante lo Stato stesso si trovi in una situazione di serie difficoltà.
Questo progetto, spiegano loro, partito ormai 16 anni fa, coinvolge oggi numerosi volontari. Ramojno lo descrive utilizzando la metafora della scialuppa grazie alla quale è possibile avere un’immagine più chiara del significato e degli scopi del progetto: la scialuppa è in mezzo al mare ed è piccola, ma grazie all’aiuto dei volontari può diventare molto più grande e stabile. Naviga in mezzo al mare ma quando vede qualcuno bisognoso, che affonda senza riuscire a fare niente, lancia il suo salvagente. Concretamente il progetto si occupa di fornire finanziamenti alla singole famiglie che servono loro per ripristinare i rapporti con le attività bancarie.
Alla conferenza interviene anche il signor Callari, volontario del progetto, dichiarando: “Il mio non è un intervento illustrativo ma il racconto della mia esperienza da volontario. L’obiettivo della fondazione è quella di risolvere le temporanee difficoltà economiche sia delle famiglie sia delle imprese” ribadisce, e poi spiega “E’ più facile intervenire per le famiglie: i limiti dell’intervento sono le condizioni che la fondazione ha concordato con le banche” e poi alla domanda Come si concretizza il nostro intervento? risponde ancora: “Noi riceviamo delle indicazioni sulle famiglie che hanno bisogno di essere aiutate e abbiamo degli accordi con altre associazioni caritatevoli di Torino per aiutare a riempire i loro eventuali buchi economici”.
Il primo step è quello del colloquio con i componenti delle famiglie per conoscere i motivi del crollo finanziario, che possono spaziare dalla perdita del lavoro, da parte di uno dei componenti, alla caduta nel vizio del gioco. Il secondo step è quello che prevede l’aiuto finanziario da parte dell’associazione o, nel caso in cui i parametri della famiglia non rientrassero in quelli prestabiliti nel regolamento, nel suggerimento di soluzioni interne alle famiglie per risolvere i problemi, o persino nell’indirizzare le famiglie stesse verso altre fondazioni caritatevoli. Approfittano dell’incontro per presentare un libretto, il cui tema è non solo attinente a quello della conferenza ma anche estremamente interessante: il panorama delle istituzioni economiche europee. Lo stesso tema viene affrontato nel libretto al fine di sollecitare la discussione sul fallimento del privato che trova risposta in esso. Il tema del libretto si lega a quello della conferenza dal momento che la scialuppa, anticipando situazioni di emergenza, ha risolto e sanato situazioni di bisogno, infatti, l’andamento finanziario di ognuno di noi, spiega Callari, è influenzato da un ciclo economico positivo e uno negativo causando, alle famiglie più deboli, un fallimento economico. Propio per questo motivo l’associazione si prefigge lo scopo di aiutare le famiglie che hanno problemi non solo ad affrontare i debiti delle banche, ma sopratutto, le spese statali d’obbligo.
Chiudono la conferenza lanciando un appello: “Anche a noi occorre una massa di volontari che siano qualificati poiché questo lavoro ha bisogno sia di qualità tecniche ma anche e sopratutto di qualità umane”.
Anna Rudino, Greta Baravalle, Francesca Romualdi e Redazione Alfieri
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