Luis Sepùlveda, all’inizio della settimana di Dedica, aveva annunciato di avere in serbo una sorpresa, per il concerto di Venerdì con i Modena City Ramblers. Ed effettivamente la sorpresa ce l’ha fatta: si è ammalato di polmonite. “Dio è morto, Sepùlveda sta male e nemmeno io mi sento molto bene”è citando Woody Allen che il direttore artistico della manifestazione, Bruno Arpaia, ha dato la triste notizia al delusissimo pubblico, preoccupato per la situazione dell’autore cileno, ricoverato all’ospedale di Pordenone. Lo spettacolo e l’attenzione degli spettatori, sono passati quindi nelle mani della band italiana che è riuscita, grazie anche alla collaborazione dello stesso Arpaia, ad esprimersi e a raccontarsi con successo. La storia del gruppo, così come la sua musica folk-rock ispirata alle canzoni popolari irlandesi, prende forma durante il concerto, svelata poco a poco da ognuno dei suoi componenti. Una storia che vede la nascita di una grande e ricchissima amicizia tra i musicisti e lo scrittore di Ovalle. Quando Sepùlveda, infatti, si imbatte per la prima volta nella band, che suonava in un festival letterario ad Asti, rimane affascinato da quella musica rivoluzionaria e grintosa e decide di proporre al gruppo un nuovo incarico a Gijon, in Spagna. Da lì in poi il rapporto cresce e, con esso, anche una stretta collaborazione tra lo scrittore ed il complesso musicale, che comincia ad arrangiare i suoi testi poetici. I ragazzi erano persino presenti ai cinquant’anni di Sepulveda, dove hanno fatto ballare lui e la moglie sulle note di “Canzone della fine del mondo”. È il pubblico però a scatenarsi quando i City Ramblers suonano “Ciao bella ciao”, la famosa canzone antifascista dei partigiani italiani. Ad un certo punto, infatti, quando il gruppo comincia a mettere in scena brani di un maggior peso politico e sociale, l’atmosfera del concerto si scalda e, allo stesso modo, anche l’aria sembra ribollire del calore degli spettatori, ammassati in centinaia sotto al palco del Deposito Giordani. Una serata elettrizzante quindi, che non ha risentito dell’assenza del grande autore latino americano e che ha donato al pubblico il piacere che si prova ad ascoltare buona musica. Piacere che chi ha assistito all’evento potrà in parte riprovare acquistando il nuovo disco degli MCR, “Terre clandestine”, in uscita prevista per il 24 marzo, contenente buona parte dei singoli eseguiti al concerto.
Alessio Biondi-Giovanna Buzzo-Lorenzo Cervasato-Lorenzo Modena
Liceo Michelangelo Grigoletti Pordenone
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