Un viaggio nei luoghi più freddi della Terra, un’esperienza sensazionale raccontata dagli occhi di chi l’ha vissuta: Vittorio Russo oggi ha presentato nella Sala Romania il suo nuovo libro “Transiberiana”. Sono intervenuti anche Marc Innaro, lo scrittore russo Eduard Limonov e Sandro Teti.
Attraverso questo libro Russo ha voluto confutare le idee sbagliate che molte persone hanno riguardo alla Siberia e agli usi e costumi delle sue popolazioni. Ha raccontato di essere rimasto affascinato dalla steppa, luogo misterioso in cui la natura è dominatrice e ha chiesto a Limonov quanto la Siberia sia importante per lui e per i suoi concittadini. Lo scrittore russo ha sottolineato quanto questa regione sia un luogo meraviglioso, tanto da aver proposto di spostare la capitale da Mosca, troppo periferica rispetto alla vasta estensione del territorio russo, ad una zona più centrale.
Alla fine dell’incontro è stato chiesto a Russo come definirebbe la Russia dopo aver affrontato questa ”scalata in orizzontale lunga dodicimila chilometri” ed egli ha risposto che ”un viaggio in Transiberiana ti rende fratello ed è l’avvicinarsi delle genti”.
L’incontro si è concluso con le domande degli spettatori e la risposta che più ci ha colpito è stata quella di Russo che ha definito Platone il suo pensatore preferito poiché rispondeva a delle domande che Russo non è in grado nemmeno di porsi.
Nicholas Indemini Tardy, Elisa Ferro
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