“Ti potrò deludere ma sono ancora un bambino buono”
Con questa frase Italo Calvino si definisce e presenta quella che è la vera essenza delle sue opere, illustrate con grande maestria nel nuovo libro di Carlo Ossola, presentato nella Sala Blu del Salone del Libro. Il saggio Italo Calvino. L’invisibile e il suo dove è un vero “concentrato”, come sostiene Gabriele Lolli, che racchiude in sole 90 pagine le 8877 pagine dell’opera omnia dello scrittore.
Chi è Italo Calvino? Un visionario, qualcuno che ha saputo vedere il mondo a 360°, assumendo una prospettiva diversa, un autore “carico di futuro”. Insomma, sembra proprio che Italo Calvino possa essere considerato il protagonista di questo Salone del Libro che, come noi ben sappiamo, ha come tema proprio le visioni. In molti hanno letto le sue opere in modo semplicistico e superficiale, senza svolgerne un’analisi più profonda che avrebbe permesso di cogliere questo pensiero fisso – fornire una visone del mondo e della sua complessità – presente in tutti i suoi libri. Calvino, a differenza di moltissimi scrittori, si allontana da quel tipo di narrazione in cui lo scrittore è onniscente; egli si interroga nel corso della stesura dei suoi racconti su concetti filosofici, come ad esempio l’essere. Nonostante questo però, non possiamo definirlo propriamente un filosofo, poiché nelle sue opere c’è divertimento e leggerezza: Calvino, come dice Giorgio Ficara, è un “narratore a certe condizioni”.
Nel corso dell’incontro, Giorgio Ficara e Gabriele Lolli, hanno anche saputo mettere a confronto dei grandi della letteratura come Eugenio Montale e Giacomo Leopardi con un autore moderno come Calvino, permettendo al pubblico di appassionarsi a questo scrittore e alle sue storie che, pur essendo adatte ad ogni età, in realtà hanno una grande complessità.
Lorenzo Lo Verso, Ines Ammirati
Liceo Ariosto
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