In Casa Cook Book, si è svolto quest’oggi un’avvincente esperienza di contaminazione culinaria tra cucina araba e europea. Si parla di cucina come mezzo d’incontro tra diverse culture, tradizioni e popoli, apparentemente opposti ma sostanzialmente simili. Simili perché è proprio davanti a un piatto, che sia di pasta o cous cous, che le persone riescono a condividere esperienze senza far fronte a pregiudizi o stereotipi. Allo stesso modo viene cucinato un piatto per rappresentare l’insieme delle differenti cucine. Orzo, cous-cous, semi, spezie, papaya, melanzane, come possono creare un sapore apprezzabile elementi così differenti?

L’esperimento culinario di Casa Cook Book è riuscito a collimare questi sapori distanti in un’unica ricetta estrosa e gustosa.

Il libro presentato in contemporanea, “Cultura araba, la cucina che unisce” non è solo un libro di ricette ma un vero e proprio insegnamento di vita. Ci porta a comprendere come sia assolutamente inutile e retrogrado dividersi per razze o religioni. Ciò porta soltanto a una perdita e , possiamo dire, ignoranza, culturale e culinaria. La cucina rappresenta l’unione dei popoli, l’amore per la cultura, la tradizione e il più semplice modo per trovarsi d’accordo a condividere esperienze.

Francesca Sorice

Greta Baravalle

Liceo Alfieri