Tanto atteso é lo spettacolo organizzato interamente dal gruppo di teatro del liceo, in piena autonomia con gli insegnanti che hanno avuto solo un ruolo di coordinamento. Saranno messe in scena le “Baccanti” di Euripide, la tragedia che verte sulla natura divina di Dioniso, dio del vino e dei piaceri in generale, messa in discussione da Penteo, il re Tebe. Il filo conduttore tra la tragedia e l’occasione in cui viene rappresentata, ossia la Notte dei Licei, é da ascrivere ancora al tema chiave della serata: infatti Penteo incarna il concetto di “tracotanza” perchè, rappresentando uno spietato razionalismo, scopre i limiti umani nel momento in cui mette in dubbio il “sacro” e per questo lo rifiuta.
L’aderenza tra una tragedia di duemilacinquecento anni fa e il concetto di quella superbia che l’uomo ancora oggi deve imparare a dominare, dimostra il ruolo educativo del teatro, portatore delle culture piú antiche e promotore dei valori piú attuali; “coraggio, collaborazione, voglia di dire la propria mettendosi in gioco”. Sono questo le parole chiave che alcuni dei ragazzi hanno detto essere alla base di qualsiasi progetto teatrale condiviso. Come in ogni esperienza ci sono pregi e difetti, essi non mancano nel fare tutto autonomamente, senza all’inizio conoscersi l’un l’altro. “Da un lato è positivo perchè conosci le persone per quello che sono, senza pregiudizi e senza filtri. I contro sono che la paura se mal gestita può essere veramente un ostacolo, ma quando impari a conoscerti sai che tu puoi contare sugli altri e gli altri su di te”. Insomma, le scelte dei ruoli all’interno del progetto non sono un problema, ci fanno capire: ognuno fa ciò che più desidera e se ci sono interessi contrastanti, una sorta di “agone” di recitazione decreta chi ricoprirà quella parte, tutto all’insegna della meritocrazia.
In definitiva, l’insegnamento che si può trattre dallo spettacolo è la travolgente attualità dei contenuti sia di questa tragedia in particolare, sia di tutta la tradizione teatrale greca, fondata sugli stessi valori che sono alla base della società odierna. Molto ancora abbiamo noi da imparare e molto il teatro ha da insegnare.
Luca Pasin, Giovanni Laio
Liceo “V. Alfieri”
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