Questa mattina all’interno del Palaprovincia si è tenuta la presentazione del libro L’arca, edito da Einaudi, di Ester Armanino. L’autrice grazie all’aiuto di cinque ragazzi dell’area giovani dell’ospedale CRO di Aviano, e di alcune domande poste da alcuni studenti degli istituti superiori di Pordenone, ha approfondito gli argomenti trattati nei suoi romanzi e spiegato il suo punto di vista riguardo a questi.
Dopo una breve introduzione la parola viene lasciata a Carlotta, una ragazza appena dimessa dall’ospedale di Aviano, che racconta la storia della sua malattia e di come i suoi famigliari abbiano costituito per lei “un’arca” nel momento del bisogno. Dopo il breve racconto, l’autrice ci fa capire da dove ha preso spunto per la realizzazione del suo libro: tutto parte da un breve racconto della Bibbia. La sua principale fonte d’ispirazione è Noè, che lei ammira per la sua tenacia nel darsi completamente ad un progetto in cui crede e per cui viene deriso. Anche lei come Noè costruisce la sua arca, però scrivendo. Un altro tema ricorrente nei suoi due romanzi è la famiglia e il ruolo che essa ricopre nella nostra vita: mentre nel primo libro si ha una disgregazione dei rapporti, nel secondo si afferma la loro importanza attraverso la riconciliazione. Proprio di riconciliazione si parla appunto nel arca, dove due sorelle separate da molti anni si riavvicinano a causa di un “diluvio”, ovvero della tristezza che la malattia di una delle due porta nella famiglia, che darà modo a tutti di mettere in discussione le proprie priorità.
In conclusione anche gli altri quattro ragazzi hanno letto i loro racconti spiegando quale fosse il significato dell’arca per loro, e per ultimo il presidente dell’area giovani dell’ospedale CRO, Maurizio Mascarin, ha parlato a tutti quanti di ciò che vorrebbe mettere nella propria arca: fiducia, amore e speranza in un futuro migliore per tutti i ragazzi.
Michelle Roveda, Liceo Alfieri, Torino e Chiara Forner, Liceo Grigoletti Pordenone
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