Chiunque sogni di scrivere, deve per prima cosa delineare il personaggio che sarà il protagonista della sua storia. Per i fumettisti questa operazione risulta ancora più complessa ed elaborata, poichè la rappresentazione grafica del carattere creato è possibile solo in seguito ad una sua profonda e dettagliata conoscenza. Ma come si crea un personaggio? A questa domanda, ha risposto la fumettista Lorena Canottiere nella mattinata di venerdì 15 all’interno dello spazio Crossover, dove ha tenuto un laboratorio di creazione del “personaggio” rivolto ai ragazzi di un liceo artistico di Brescia. Dopo aver dato vita alle caratteristiche personali del carattere, senza tralasciare anche le più (apparentemente) insignificanti, è possibile farlo muovere: è utile disegnare le persone più volte ed in diversi atteggiamenti, così da renderle credibili e affascinanti nella storia. Per realizzare i fumetti seriali come Dylan Dog e Topolino, per esempio, lavorano decine di disegnatori e scrittori ai quali sono necessarie veri e propri decaloghi, detti “Bibbie”, dove l’inventore del personaggio ne riporta ogni caratteristica.
L’arte del fumetto diventa così anche una pratica introspettiva che aiuta lo scrittore e disegnatore a compiere un lavoro di analisi su se stesso, nel momento in cui si trova a dover inventare un personaggio al quale deve attribuire dei caratteri particolari.
Dopo la breve lezione, i ragazzi sono stati invitati a mettere in pratica quanto spiegato loro da Lorena grazie al materiale messo a disposizione nel laboratorio.
Giovanna Buzzo e Chiara Cozzarini
Liceo Grigoletti, Pordenone
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