Il quattordicenne San Lee, ragazzo cinese adottato da una coppia americana, ha una vita difficile. Si è trasferito in diverse città, e il motivo dei continui spostamenti sono le truffe che sue padre “mette in piedi” ovunque vada. Così si ritrova in una ennesima nuova scuola e con un padre in galera. Mentre ancora sta scegliendo la personalità da acquisire, viene scambiato per un esperto di pratiche zen, a causa della sua dimestichezza con l’argomento, già studiato nella precedente scuola.
Così San entra nella parte del maestro zen, documentandosi in biblioteca, con l’aiuto di una vecchia signora esperta di questo argomento. Ma cosa succederà quando, una bugia dopo l’altra, conosce una ragazza dal nome strano, con i capelli che profumano di arancia e un bullo per fratello? Beh, le sue doti di bugiardo sono messe a dura prova, e si ritrova a lavare piatti con lei, alla mensa dei poveri, con una vecchia bibliotecaria e una suora da guardia, che cercano in ogni modo di farli stare soli. Alla fine, però, tutte le bugie vengono a galla, e non è facile rimediare agli errori fatti…
L’arte di sparare balle è un libro di facile lettura, che riesce a catturare il lettore fino in fondo. L’autore, con molto umorismo, parla di come i ragazzi d’oggi vogliano essere accettati, a costo di mentire, e di come siano alla ricerca di una personalità unica per non essere omologati agli altri, anche se “Essere unici è molto più difficile che seguire il branco.”
L’arte di sparare balle di Jordan Sonnenblick, Giunti extra
Giulia Gallo 2H Scuola Media Peyron, Redazione FuoriLegge
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