Elisabetta de Palma, Liceo Poerio di Foggia, ci scrive per raccontarci la sua esperienza di promozione della lettura. Per saperne di più potere scaricare anche la presentazione  qui, in formato PDF . La redazione ringrazia

Gentilissimi, cercherò di dirvi sinteticamente quello che mi sono inventata, tre anni or sono, per togliere i libri della nostra biblioteca scolastica dallo status di soprammobili.

Tale era, da tempo, la loro sorte, chiusi in armadi nei corridoi, a fare da cornice seriosa alla frenesia delle nostre giornate. I ragazzi neanche li guardavano, figurarsi chiederli in prestito! Per usare un catalogo bisogna sapere che esiste, che i libri possono essere cercati e trovati; che si può leggere senza controlli e gratuitamente; che ci sono adulti a cui ci si può rivolgere per essere aiutati nella ricerca, disponibili, attenti, competenti.
Da tre anni, per aggirare il problema, sono nate le nostre “Feste del libro”, giornate nelle quali la biblioteca si apre alla scelta libera degli studenti, alle loro proposte, alle loro passioni.
Nel PPT che allego ( che potete scaricare qui) ne ho riassunto i passaggi, aiutandomi con le immagini:

  • SCEGLIERE: una classe, una per “Festa”, sceglie quali libri proporre al resto della scuola (premetto che la “mia” biblioteca è un prezioso esempio di controtendenza, vanta oltre 18.000 volumi catalogati e viene costantemente aggiornata, pertanto la selezione è indispensabile);
  • PROPORRE: i ragazzi allestiscono un’esposizione nella quale i libri sono divisi per generi; gli stessi alunni propongono, consigliano, guidano i compagni nella scelta;
  • TOCCARE: il contatto è indispensabile: sfogliare i volumi, leggerne qualche pagina o solo la quarta di  copertina, serve creare una relazione che i nostri nativi digitali scoprono con un certo stupore; i ragazzi si occupano anche del registro dei prestiti;
  • RACCONTARE: i ragazzi sono invitati a proporre attività legate alla lettura; tutto (o quasi) viene accettato, a condizione che ci sia la passione, che quello che hanno da dire, di un libro, venga dal cuore. Il risultato potete leggerlo nelle brochure di alcune delle Feste, che pure allego;
  • CONSIGLIARE: ai ragazzi viene dato un semplice cartoncino colorato, su cui, se vogliono, possono scrivere il proprio consiglio sul libro letto, con il voto. Vi garantisco che i 3  e i 4– fioccano! Lo scopo è far girare la comunicazione sui libri.
  • GIOCARE: l’immortale “Per un pugno di libri” e tanti altri format completano la Festa. Ogni anno ci inventiamo qualcosa di nuovo, che diverta e spinga i ragazzi a cimentarsi.

Generalmente realizziamo una festa all’inizio dell’anno, fra Ottobre e Novembre, e una a Maggio, insieme ad un altro Liceo cittadino, nella quale confluiscono gli esiti delle letture condotte e di tutti i processi avviati nel corso dell’anno.
Naturalmente nessun trionfalismo, non sempre le cose vanno come ci saremmo aspettati,  spesso manca la condivisione proprio da parte degli adulti e la fatica di scomporre e ricomporre una biblioteca è disumana. Ma che cosa è semplice? Intanto i ragazzi leggono, anche tanti classici, anche teatro, parlano fra loro di libri e se li consigliano. L’assenza di giudizio è determinante, la lettura scelta o rifiutata senza conseguenze diventa compagna, possibilità.

Elisabetta de Palma